AGI - Dal governo sono stati già stanziati 4,5 miliardi per la ricostruzione dell'Emilia Romagna dopo l'alluvione. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una lettera inviata al presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, replicando alle critiche che lo stesso governatore aveva mosso in una sua lettera alla premier sui fondi per la ricostuzione. "Il Governo, nella sua azione, ha agito seguendo una strategia precisa, anche dando attuazione alle indicazioni e alle proposte avanzate da cittadini, Enti Locali, associazioni di rappresentanza, parti sociali", premette Meloni nella lettera che l'AGI ha visionato. Con il primo decreto, ricorda ancora la premier, "si sono mobilitate risorse per quasi 1,8 miliardi concentrandosi sulla tutela e protezione del mondo imprenditoriale e lavorativo al fine di garantire la tenuta del sistema produttivo e dei livelli occupazionali esistenti". Con il successivo decreto varato dal Cdm "si sono allocati fondi per circa 2,7 miliardi indirizzati prioritariamente al ripristino delle reti infrastrutturali e idrogeologiche fortemente lesionate dalle conseguenze dell'alluvione".
"Un impegno finanziario pari a circa 4,5 miliardi di euro che non ha in alcun modo esaurito l'azione che il Governo sta portando avanti in favore della ricostruzione delle zone alluvionate come dimostrano i nuovi provvedimenti adottati nell'ultimo Decreto uscito dal Consiglio dei Ministri del 7 agosto, tra cui i circa 150 milioni destinati alle imprese e alle aziende colpite dall'alluvione. Misure che si affiancano a quelle assunte anche dai vari Ministeri, di concerto con il Commissario Figliuolo come quella, che certamente non Le sarà sfuggita, avanzata dal Ministro Fitto il quale nella proposta di revisione del PNRR formulata nei giorni scorsi alla Commissione Europea ha inserito anche la richiesta di destinare risorse per oltre un miliardo di euro per la ricostruzione e la tutela dei territori colpiti dall'alluvione. O come gli ulteriori 100 milioni ottenuti dal Ministro Lollobrigida grazie al cofinanziamento del fondo europeo per le emergenze dedicate alle imprese agricole colpite dagli eventi di maggio" scrive il premier.
"Non cedere a una fretta che risponda alla voglia di visibilità"
Il premier 'bacchetta' ancora il Governatore affermando che "non è necessario non cedere ad una fretta e una frenesia che pare rispondere più al desiderio di qualcuno di avere un po' di visibilità alimentando polemiche utili a qualche parte politica".
"Lavoriamo tutti nella stessa direzione"
Quindi, il premier lamenta a Bonaccini di non aver ricevuto alcun appoggio: "Non ho avuto modo di leggere alcuna parola di sostegno" alle "azioni" messe in campo dal governo, "anzi. Ho letto che Lei, nella Sua veste di Presidente di Regione nonché di sub Commissario alla ricostruzione, ha ripetutamente affermato che sul territorio non sarebbe arrivato sino ad oggi "neanche un euro", si legge ancora nella lettera. E ancora: "Stiamo conducendo e intendiamo condurre un lavoro preciso, serio, concreto, senza inseguire proposte estemporanee che rischiano di generare confusione e disorientamento in un territorio che invece chiede solo di poter lavorare e di essere sostenuto nella ripresa della propria attività. Mi auguro che Lei voglia operare al fianco del Governo su questa strada. Anche per questo Le è stato assegnato il ruolo di sub commissario: per consentirle di operare concretamente al servizio della comunità in questa sfida certamente impegnativa, ma che sono certo sapremmo superare lavorando tutti nella stessa direzione".
La controreplica di Bonaccini
"Continuiamo a chiedere di vederci, certi che molti di questi problemi possano essere risolti, individuando insieme le soluzioni migliori e più celeri a beneficio degli emiliano-romagnoli. Abbiamo avanzato anche proposte costruttive, che permetterebbero di destinare subito oltre un miliardo di euro agli indennizzi di cittadini e imprese". E' quanto afferma il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini commentando la risposta della premier Meloni alla precedente lettera inviata insieme ai sindaci delle zone alluvionate. "Nodi che contiamo di poter sciogliere insieme confrontandoci di persona, in uno spirito, ripeto, di collaborazione".
"Non è mia la fretta, ma dei nostri concittadini"
Bonaccini spiega che "la 'fretta' che Meloni mi imputa, in realtà, è quella dei nostri concittadini. Che tutto meritano fuorché polemiche sterili tra istituzioni o il fatto che non debbono lamentarsi perché molto sarebbe già stato fatto. Purtroppo non è cosi', la premier può senz'altro chiedere direttamente a famiglie e imprese. Noi siamo qui per dare una mano- chiude Bonaccini- e, come ho ringraziato il Commissario Figliuolo per aver immediatamente accolto l'invito ad un incontro delle parti sociali, cosi' confido di poter fare con la presidente Meloni non appena deciderà di incontrarci".