AGI - Sessanta giorni, due mesi di tempo, fino alla legge di Bilancio, per predisporre una proposta sui salari bassi e il lavoro povero. È il timing fissato dalla premier Giorgia Meloni nel vertice di due ore con tutti i leader delle opposizioni (a eccezione di Matteo Renzi), che hanno sottoscritto la proposta di legge sul salario minimo.
Alle forze di minoranza la presidente del Consiglio propone di coinvolgere il Cnel, guidato da Renato Brunetta, per portare avanti un approfondimento sul tema e cercare "soluzioni efficaci" e soprattutto il più condivise possibile.
Un modo, è la reazione di Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Riccardo Magi, di "buttare la palla in tribuna e prendere tempo". Insomma, dal governo "nessuna proposta, nessuna novita'".
Mentre Carlo Calenda, pur condividendo la necessita' di proseguire con la battaglia sul salario minimo a 9 euro lordi l'ora e la mobilitazione per la raccolta di firme, preferisce guardare il bicchiere mezzo pieno e osserva: "Per una volta si parla di numeri, contratti e dati e non di slogan e altro rumore inutile. È solo un primo passo e l'esito non è affatto scontato. Ma è un passo. Nessuno si è sbattuto la porta in faccia. Partiamo da qui".
La premier, che durante l'incontro ha chiesto delucidazioni ai leader delle opposizioni su molti punti della loro proposta, ribadendo le perplessità sul fissare per legge una retribuzione minima, per la prima volta da quando il suo governo si è insediato si concede a taccuini e telecamere davanti palazzo Chigi e assicura: "Garantire salari adeguati e il potere di acquisto delle famiglie è una nostra priorità'", assicura.
Meloni riconosce che con le opposizioni "ci sono divergenze". E ricorda che "il governo si è concentrato sulle priorità dei salari, per questo ho scelto di incontrare le opposizioni. È una materia ampia, va affrontata nella sua complessità. Il tema mi sta a cuore".
E conferma: "Ho proposto un approfondimento del Cnel per terminare prima della legge di Bilancio un ragionamento sul lavoro". Quanto alla misura del salario minimo per legge, la premier ribadisce: "Rischia di peggiorare le condizioni dei lavoratori, ma siamo aperti al confronto. Abbiamo proposto un lavoro da completare entro 60 giorni per favorire salari adeguati".
La presidente del Consiglio spiega che l'obiettivo è "arrivare a una proposta in tempo per la legge di Bilancio ma non vorrei che fosse della maggioranza o delle opposizioni. Non sarebbe un buon metodo di dialogo, un buon metodo di dialogo è provare a lavorare insieme".
E non è un modo per prendere tempo, scandisce, perché "se pensiamo di dare una risposta semplice a un tema complesso rischiamo di creare più danni di quelli che vogliamo risolvere".