AGI - Nel giorno in cui Giorgia Meloni conferma la "disponibilità" a un "dialogo sul salario minimo" si riapre il fronte dello scontro tra Fratelli d'Italia e le opposizioni su un altro tema che sta a cuore al centrosinistra, il reddito di cittadinanza. La reazione di M5s, in primo luogo, ma anche del Pd, agli sms di stop al reddito inviati dall'Inps è veemente e indignata. Giuseppe Conte parla di "una partita politica giocata sulla pelle delle persone".
Mentre Elly Schlein accusa il governo di essere "brutale" con "persone che hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena". Per la maggioranza risponde il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, che respinge come "ridicoli e strumentali" gli "attacchi di Conte e i suoi figliocci" e chiede una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi eventuali "omissioni nei controlli" dell'ex presidente dell'Inps, ritenuto vicino ai 5 stelle, Pasquale Tridico.
La proposta fa infuriare Conte che la stigmatizza parlando di "bullismo istituzionale" e "minacce" davanti alle quali M5s "non si farà intimidire". Nell'intervista di conferma all'apertura al dialogo sul salario minimo, concessa a SkyTg24 a Washington, dove è in visita, Meloni si mostra da subito poco incline a ritenere che le opposizioni siano però disponibili al confronto.
"Sono io - rivendica - che ho aperto al dialogo. Io ho fatto l'opposizione, non ho mai avuto problemi a dialogare ma buona parte dell'opposizione qualsiasi cosa tu faccia dice che non va bene e io lo considero un approccio sbagliato, che non è stato il mio".
"Io - afferma ancora - capisco il tema del salario minimo, è un tema per me sensibile garantire salari adeguati. Il dubbio che ho sul salario minimo è che possa diventare sostitutivo e non aggiuntivo. Se ci sono soluzioni possibili sono disponibile e aperta a parlarne, quando parte dell'opposizione cerca il dialogo è giusto darlo. Spero sempre di trovare un'opposizione dialogante". "Se la presidente Meloni vuole davvero dialogare sul salario minimo - e direi che letti i sondaggi le conviene - faccia una cosa concreta", è la replica di Conte. "Dica ai suoi parlamentari di rientrare prima dalle ferie e ci anticipi se è d'accordo con la nostra proposta, potremmo approvarla già ad agosto".