AGI - Pasta, verdure, olio d’oliva, un po’ di pesce e poca carne. Non è la ricetta web per superare un’estate bollente ma il suggerimento che Giorgia Meloni propone ai leader internazionali riuniti a Roma per il vertice Fao sulla sicurezza alimentare. Caposaldo secolare delle tavole italiane, con un equilibrio tra carboidrati, verdure e proteine non solo animali, la dieta mediterranea ha avuto negli anni sostenitori e detrattori anche tra dietologi e nutrizionisti.
In Italia è vita quotidiana, come in tutti i paesi che si affacciano nel Mare Nostrum, nel nord Europa è una proposta guardata a volte con sospetto, fuori dal nostro continente una suggestione chic. Ma la presidente del Consiglio, all’apertura del vertice davanti al segretario generale Onu Antonio Guterres, ne fa certamente una bandiera italiana, ma soprattutto una soluzione win-win: non fa ingrassare ed è eco-sostenibile, dunque una cura preventiva sia per le persone che per la terra.
Per uno dei paradossi della storia, "mentre milioni di persone vivono nella insicurezza alimentare, più di tre miliardi nel mondo sono incapaci di tenere una dieta sana” con picchi di obesità in diversi paesi, fa notare la premier. E allora la proposta è quasi semplice: mangiate sano. “I principi della dieta mediterranea possono offrire una soluzione – propone Giorgia Meloni - perché non è cara, è basata su alimenti stagionali e locali, rispettando i territori e la biodiversità”.
Insomma “i principi della dieta mediterranea non appartengono solo all'area mediterranea ma al mondo". I leader applaudono, i sistemi agricoli e commerciali non hanno la stessa rapidità, ma la battaglia per made in Italy e dieta sana prosegue.