AGI - Una nomina che sta facendo rumore nel Pd: quella di Nicola Zingaretti, ex segretario dem, al quale Elly Schlein ha consegnato stamane le 'chiavì della Fondazione del partito. "Sono felice di essere qui insieme a Nicola Zingaretti, al quale ho chiesto di coordinare, di presiedere, il lavoro che porta alla costruzione della Fondazione del Partito Democratico, una intuizione che era stata inserita nello statuto nel 2019, quando Nicola era segretario".
Nel partito, già prima della conferenza di presentazione della Fondazione targata Zingaretti, si sono registrati malumori da parte di chi vede nell'avvicendamento "una sorta di rivincita di Schlein nei confronti di Cuperlo". Critiche trasversali, che attraversano l'ala riformista, ma anche un pezzo della maggioranza interna: "Cuperlo è un intellettuale che ha guidato con competenza e passione la costruzione della Fondazione. Quale ragione per sollevarlo dall'incarico?".
Cuperlo sollevato dall'incarico
L'ex capogruppo al senato, Simona Malpezzi si dice "molto dispiaciuta" per Cuperlo. "Ho visto come ha lavorato, niente contro Zingaretti ma mi dispiace davvero perchè Cuperlo ha curato la fondazione come un pezzo di sè". A questo si somma il sospetto di alcuni riformisti che, statuto alla mano, notano come la fondazione dem abbia quale propria missione riunire le varie fondazioni di area esistenti. Compresa ItalianiEuropei, guidata da Massimo D'Alema: "E se fosse un modo per far rientrare fuoriusciti eccellenti?", è l'interrogativo.
Di qui il sospetto che si tratti di una rivincita di Schlein. L'ex presidente Pd, infatti, ha corso al congresso contro l'attuale segretaria, come alternativa della "sinistra ortodossa" alla mozione Schlein. Fonti parlamentari dem vicine alla segretaria precisano, però, che il ruolo di presidente della Fondazione Pd è legato alla segreteria.
Non c'è, spiegano quindi, nessuna vendetta di Schlein contro Cuperlo: "il mandato del dirigente Pd era scaduto con la fine della segreteria Letta e da allora la Fondazione è rimasta pressochè inattiva". Sì spiega così la decisione della segretaria di nominare Nicola Zingaretti quale nuovo presidente.
D'altra parte anche il coordinatore dei sindaci dem, figura che fino a oggi è stata identificata nel primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci, è in attesa di essere rinnovato. In questo caso, tra i nomi che si fanno, ci sarebbe quello del sindaco di Bologna, Matteo Lepore.