AGI - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo aveva annunciato al termine del vertice europeo della scorsa settimana: la mediazione con i premier di Polonia e Ungheria, Mateusz Morawiecki e Viktor Orban, sarebbe andata avanti. Sul dossier migrazioni ma non solo. E oggi sarà la prima occasione per riprendere con Morawiecki la conversazione avuta venerdì mattina a Bruxelles. Meloni è attesa per un bilaterale al Palazzo sull'Acqua nel Parco Lazienki, nella capitale polacca, alle 10.30.
Meloni incontra Morawiecki: i temi in discussione
Ufficialmente all'ordine del giorno: cooperazione internazionale, sicurezza e difesa, Ucraina e sanzioni, protezione dei confini esterni dell'Ue, affari correnti dell'Unione. L'agenda di Meloni a Varsavia pero' prevede anche altro e rivela quello che probabilmente sarà elemento di confronto anche con il primo ministro polacco.
La premier italiana è giunta al Palazzo sull'Acqua per un colloquio con l'omologo polacco
Dopo mezzogiorno è attesa alle "Giornate di studio" del gruppo dell'Ecr, il partito dei Conservatori europei, di cui la premier italiana è stata da poco confermata presidente. All'evento - che si tiene al Sofitel Victoria in centro città - partecipano tutte le delegazioni dei rispettivi partiti nazionali che fanno parte del Gruppo dei conservatori al Parlamento europeo.
Nel pomeriggio le sessioni di lavoro previste sono: 'Europa libera e unita in tempi di cambiamenti geopolitici globali' e 'Fit for 55 e la transizione energetica: chi pagherà'. Due temi che, non a caso, avvicinano sempre di più l'Ecr al Partito popolare europeo (Ppe). E, tornando all'incontro con Morawiecki, questo potrebbe essere elemento di discussione.
Riunione a Varsavia del gruppo dei Conservatori europei
In vista delle elezioni europee del 6-9 giugno 2024 i partiti europei cominciano a elaborare le proprie strategie. E tutti concordano che l'Ecr - di cui Morawiecki fa parte con una folta delegazione - sarà tra i pochi che alla prossima tornata vedranno i propri seggi aumentare all'emiciclo di Strasburgo.
Ma non abbastanza da poter assicurare un cambio di maggioranza. Sarà indispensabile cercare nuove alleanze, guardando o verso il centro (al Ppe, di cui fa parte Forza Italia, e ai Liberali cui sono iscritti Italia viva e Azione) o più verso destra (come spererebbe il gruppo Identità e democrazia di cui fa parte la Lega).
Il passaggio del voto in Spagna
Intanto bisogna attendere l'esito delle elezioni legislative in Polonia che vedono Morawiecki affrontare Donald Tusk (ex presidente e volto europeo del Ppe) e, ancora prima, l'esito del voto in Spagna del 26 luglio dove i popolari sperano di strappare il governo ai socialisti guidati da Pedro Sanchez. Quest'ultimo proprio oggi ha confermato il suo sostegno per un secondo mandato dell'attuale presidente della Commissione, Ursula von der Leyen (Ppe), sostenuta da una maggioranza Ppe, Socialisti e Liberali.
L'incontro di Meloni con Morawiecki, che fa seguito a quello del 20 febbraio sempre a Varsavia, offre l'occasione per consolidare il dialogo politico e per ricercare il coordinamento e le potenziali sinergie sui principali temi dell'agenda Ue e internazionale anche alla luce degli esiti del Consiglio europeo della scorsa settimana (29-30 giugno) e in vista del vertice Nato di Vilnius della prossima settimana (11-12 luglio), rafforzando l'eccellente collaborazione bilaterale, in particolare in ambito economico.
Tra Roma e Varsavia interscambio in crescita
L'interscambio commerciale è in forte crescita: 33,6 miliardi di euro nel 2022 (+16%) con un saldo positivo di 5,2 miliardi di euro. L'Italia è quarto fornitore e il sesto cliente della Polonia a livello globale. Il dialogo politico tra Roma e Varsavia si è intensificato negli ultimi mesi. A livello di capi di Stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha effettuato una visita di Stato in Polonia a metà aprile. Morawiecki potrebbe sollevare la questione della tenuta del Vertice intergovernativo italo-polacco, la cui terza e ultima edizione si è tenuta a Varsavia nel 2013, dieci anni fa ormai.
I due primi ministri affronteranno anche il dossier dell'allargamento ai Balcani occidentali e ovviamente la richiesta dell'adesione dell'Ucraina. Temi che erano stati discussi già venerdì scorso in una colazione di lavoro a cui avevano partecipato, oltre Meloni e Morawiecki, anche i leader di Germania, Francia, Spagna, Romani, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo e Svezia.
"Nella riunione ho detto che secondo me la parola non è allargamento, è riunificazione. Io ho sempre detto che non considero l'Unione europea un club, non considero che siamo noi a decidere chi fa parte dell'Europa e chi non ne fa parte, è la storia che decide chi fare parte dell'Unione europea e chi no.
L'allargamento dell'Unione europea
Ci sono nazioni europee che chiedono di essere parte dell'Unione europea e noi dobbiamo costruire presupposti per cui questo possa avvenire", aveva spiegato Meloni in un punto stampa con i giornalisti al termine del vertice Ue venerdì scorso. "Che questo richieda degli aggiustamenti nel nostro finanziamento, nel budget, di scelte e anche probabilmente di organizzazione, cioè di regole e di funzionamento, sicuramente è il tema che stiamo discutendo", aveva evidenziato.
Con Morawiecki parlerà appunto anche di riforme istituzionali dell'Unione europea. Sul dossier migrazioni la scorsa settimana la premier Meloni non era riuscita a convincere Morawiecki e Orban a sbloccare le conclusioni del vertice europeo sostanzialmente perchè contrari ad approvare il Patto sulle migrazioni e l'asilo a maggioranza qualificata e non all'unanimità.
Un lungo confronto che però non ha messo in discussione la "cordiale amicizia" tra Meloni e Morawiecki. "Siamo d'accordo che non siamo d'accordo", era la conclusione del premier polacco. "Non mi sento delusa da chi difende i propri interessi nazionali", è stato il commento di Meloni.