AGI. - "Questo è un impegno che io avevo assunto poco dopo il mio arrivo al ministero. In genere le cose in Italia richiedono anni, mentre in pochissimi mesi siamo riusciti a realizzare prima l'impianto amministrativo e poi l'impianto anche tecnico per arrivare a questo punto". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, conversando con i giornalisti all'ingresso del Pantheon nella giornata di debutto dell'ingresso a pagamento per il sito culturale più visitato d'Italia.
"Consentitemi di avere un po' di orgoglio. Questo è il sito museale più visitato in Italia, con nove milioni di visitatori. Il biglietto - sottolinea il ministro - è abbastanza modico, appena 5 euro. Basti pensare che a Parigi anche a Les Invalides, dove c'è la tomba di Napoleone, si paga. Quindi non vedo perché noi non dovevamo far pagare".
"I cittadini romani - precisa il ministro - sono esenti, vale tutto il sistema di modalità gratuite già garantite per una serie di categorie, ad esempio i giovani fino a 18 anni non pagano nulla, fino a 25 anni pagano due euro" che ora sono 3 euro perché c'è l'aggiunta di un euro come contributo per l'Emilia Romagna alluvionata.
"Le persone disabili e i loro accompagnatori non pagano, come non pagano - ricorda Sangiuliano- i docenti quando portano qui le scolaresche. Ci sono anche qui le domeniche gratuite, ci sono i tre giorni che io ho aggiunto, il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre". "I miei tempi - rivendica infine il ministro - non sono i tempi del passato, prima le cose si dicevano per 20 anni e poi non venivano realizzate. Tutti parlavano del Museo della Shoah e noi invece abbiamo portato avanti la sua realizzazione".
Gli incassi derivati dalla vendita dei biglietti per l'ingresso al Pantheon "vengono ripartiti tra il ministero della Cultura, che però vincola queste risorse alla tenuta e alla rigenerazione di questo sito. Ad esempio vogliamo adibire a mostre gli spazi che sono in fondo" al sito, ricorda il ministro della Cultura.
"Un altro 30 per cento - spiega il ministro - va alla Curia che si è impegnata a destinare una parte ai poveri di Roma, magari si potrà alimentare una mensa per i poveri con queste risorse. Poi vanno al Comune di Roma che però deve utilizzare questi fondi per la cura e la pulizia di questa piazza, magari garantendo quello che avviene in altre parti del mondo: una pulizia 24 ore su 24, con qualcuno che stia qui e tenga in ordine la piazza. La politica è fatta di tante piccole cose, di tanti mattoncini che si mettono l'uno sull'altro. A me - conclude Sangiuliano - tantissima gente ha scritto, vi potrei mostrare le mail che mi arrivano sulla casella postale del ministero, per dirmi che apprezzano questa scelta. Le cose importanti devono essere mantenute bene e per farlo ci vogliono le risorse, quindi è giusto far pagare".