AGI - "Non esiste il successore di Silvio Berlusconi, un uomo straordinario. Per noi è una stagione delicata e difficile". Lo ha detto il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a Villa San Giovanni, dove ha incontrato i quadri calabresi del partito.
"L'unica via per noi è quella di lavorare tutti insieme - ha proseguito - per raccogliere la sua eredità. Una grande squadra di centinaia di migliaia di militanti - ha sottolineato Tajani - per realizzare il suo sogno. Una grande sfida che ci dovrà vedere tutti coinvolti. Abbiamo cominciato con i gruppi parlamentari, di Camera, Senato e Parlamento europeo, che rivedrò la prossima settimana. Voglio sentire le loro idee - ha detto Tajani - e che siano protagonisti della stesura del documento politico che prima il Comitato di presidenza approverà, e poi il Consiglio nazionale del 15 di questo mese farà suo".
Il coordinatore nazionale ha affermato che "l'elezione della nuova guida di Forza Italia non riguarda soltanto l'occupare una poltrona, ma si tratta di avere una politica, un progetto, delle idee, dei contenuti per andare ad occupare lo spazio politico che oggi è molto più largo di qualche mese fa. Lo spostamento a sinistra del Partito Democratico - ha evidenziato Antonio Tajani - lascia interdetti moltissimi elettori di quel partito che avevano una formazione democratico-cristiana e socialista. E non si riconoscono in un partito che è diventato una sorta di doppione del Movimento 5 Stelle".
"Il più grande rispetto per tutti - ha sottolineato - ma qui faccio soltanto un'analisi politica. Ma siccome noi siamo un partito politico, dobbiamo capire quale spazio occupare. Siamo saldamente nel centrodestra. Siamo seri, leali, credibili, affidabili. Sosteniamo il Governo con grandissima lealtà, ma siamo diversi dalla Lega e da Fratelli d'Italia. E il nostro compito non è fare quello che fanno la Lega e Fratelli d'Italia - ha detto ancora Tajani - ma essere il centro della politica italiana, essere il centro del centrodestra e raccogliere il maggior numero possibile di elettori che non vanno a votare, che sostengono liste civiche o che sono delusi dalla sinistra. È quello che noi dobbiamo fare in questo momento".