AGI - "C'e' stato un forte psicodramma attorno alla sconfitta alle amministrative. Noi oggi non abbiamo una coalizione e non vinciamo da soli, cosi' come non abbiamo perso da soli". Lo ha detto la segretaria, Elly Schlein, durante la sua relazione alla direzione nazionale del Pd, nella sede del Nazareno, iniziata poco dopo le 15.
"Non c'è alcun bisogno di lealtà a me, come segretaria, ma rispetto per elettori ed elettrici quello sì. Quando sento dire che manca una linea politica sorrido, perchè di proposte siamo pieni, ma siamo anche abili a coprirli con polemiche interne. Il fatto è che questa linea c'è, forse non piace a qualcuno che dovrebbe trovare il coraggio di dirlo".
Schlein: Siamo qui per restare
Ha messo subito le mani avanti Elly: "C'è chi magari spera di sortire qualche effetto con il giochino del logoramento dei segretari. Non funzionerà, mettetevi comodi. Siamo qui per restare e restare insieme".
E ancora: "La settimana prossima si vota in Molise, dove siamo alleati con il M5s. Lo eravamo anche prima della manifestazione. Siamo d'accordo su tutto? No. Sull'Ucraina siamo molto distanti. Se mi invitasse Calenda a una manifestazione andrei anche lì, ma non cambierei idea sul sindaco d'Italia".
Inaccettabile parlare di 'pizzo di stato'
"Inaccettabile che la premier Meloni parli di 'pizzo di stato' - ha osservato - Grave per l'ideologia che sottende, noi continueremo a batterci per la progressività fiscale". Quanto a Renzi, "mi dispiace per quello che ha detto. Parla di subalternità ma appena arrivato al Nazareno ha invitato Berlusconi".
Nel governo, "avanzano con proposte ideologiche e leggi spot, ma con queste non si risolvono i problemi. Sulla riforma Nordio c'è stata una prima discussione fra segreteria, amministratori locali e territorio che proseguirà. Siamo disponibili a una riforma ma non all'abrogazione dell'abuso d'ufficio che porterebbe a scontrarci con una direttiva europea su cui si sta lavorando, e rischierebbe di incorrere a quel punto in altre fattispecie di reato".
Secondo Leoluca Orlando, già sindaco di Palermo ed esponente del Pd, intervistato da Klaus Davi, "Elly Schlein, che ha mandato un messaggio di novità e cambiamento, deve scontare la più grande malattia del Pd, che sono le correnti. I capi corrente hanno più interesse a fare eleggere i propri, piuttosto che al successo del partito" e la giovane segretaria "potrebbe essere silurata a breve proprio da coloro che l'hanno sostenuta. Schlein, che è sicuramente alternativa alla logica delle correnti, si trova accanto tutti quegli esponenti - dal vice segretario del partito Provenzano, ai Boccia a Franceschini - i quali continuano essere quelli che erano prima. Riuscirà la Schlein a non farsi condizionare da loro, a cambiare un modello di partito risultato di una somma di appartenenze?"