AGI - Elly Schlein scende in piazza con i Cinque Stelle, seppure per un breve saluto in apertura del corteo. La scelta è maturata nella serata di ieri, dopo la telefonata fatta da Giuseppe Conte a Schlein e durante la quale, stando a quanto si apprende, sarebbe arrivato un invito ufficiale nei confronti della segretaria dem. Un 'invito', viene spiegato da fonti Pd, che nella grammatica dei rapporti fra i partiti è "necessario per partecipare a manifestazioni ed eventi promossi da altre forze politiche". Ma non è solo questione di forma.
Mobilitazione sui temi del lavoro
Un senatore dem spiega che alla base della scelta di Elly Schlein di stare nella piazza pentastellata ci sono due argomenti. Il primo riguarda la responsabilità che Schlein si è assunta di portare avanti lo sforzo di costruzione di una alternativa alla destra, allargando il perimetro della coalizione il più possibile. Una responsabilità che è propria del Pd e, quindi, di chi lo guida. La seconda riguarda i temi che sono al centro della mobilitazione di Roma: lavoro e lotta alla precarietà saranno i pilastri dell'agenda dem dei prossimi mesi e su questi temi la segretaria Pd mobiliterà, a partire dalla prossima settimana, il partito.
Schlein ne parlerà diffusamente durante la sua relazione alla direzione, convocata per lunedì alle 15.00, come ha spiegato questa mattina nel suo saluto all'iniziativa della piattaforma "Promessa Democratica", organizzata da Gianni Cuperlo. "Da lunedì chiederemo a questa comunità di mobilitarci in modo forte sulla nostra agenda, che altrimenti rischia di non passare" e dare "forza e gambe alle nostre proposte" che potrebbero rischiare "di non arrivare alle persone". Una scelta dell'ultimo minuto anche quella di pendere parte all'iniziativa di Bologna, viene spiegato dal Nazareno. Ma, anche in questo caso, la decisione deriverebbe dalla volontà di "impostare in maniera larga e coalizionale i prossimi mesi". A cominciare dal perimetro del partito.
Il confronto con la minoranza
Cuperlo, infatti, è stato fra gli esponenti più critici nei confronti della linea seguita dalla segretaria fino ad oggi. La scelta di Schlein di essere presente, accanto ai vertici della sua segreteria, è un segnale di distensione rispetto alle fibrillazioni delle settimane successive alle amministrative. In ogni caso, la scelta di partecipare alla manifestazione ha generato qualche perplessità all'interno della minoranza dem, ma non solo.
Ieri, viene ricordato da una fonte parlamentare, si era stabilito di inviare una delegazione formata da Marco Furfaro e Alfredo D'Attorre, esponenti della segreteria dem. Una mediazione che la minoranza considerava soddisfacente. La mossa di Schlein appare, al contrario, come una nuova concessione al M5s che in questi mesi non è stato tenero con i dem. In ogni caso, nessuna levata di scudi da parte dell'area Bonaccini. Le chat interne sono pressochè silenti, fatta eccezione di qualche mugugno. Il confronto ci sarà in direzione, ma "sarà pacato perchè siamo tutti consapevoli di essere seduti sullo stesso ramo", sottolinea una fonte parlamentare vicina della minoranza interna.
Centristi all'attacco
Chi attacca frontalmente Schlein e il Pd sono invece i centristi. A partire da un ex dem: "Non s'era mai visto il leader della sinistra italiana rincorrere così un altro partito, intrupparsi nel corteo di altri sostenendo tesi altrui, rendersi subalterno. La mia solidarietà ai riformisti del Pd, che spero prendano atto di questa deriva", scrive Enrico Borghi. "Alla fine Elly Schlein si farà vedere al Pride dell'assistenzialismo di Giuseppe Conte", scrive sui social l'eurodeputato Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe. "Evidentemente per la segretaria del Pd la promessa di coalizione con il M5s è un debito. Condoglianze al Pd motore del riformismo, la scelta di campo di questi mesi è irreversibile".
Nel merito della mobilitazione entra, invece, il deputato di Italia Viva Ettore Rosato: "Non ho trovato una proposta da parte di Elly Schlein e di Giuseppe Conte da poter condividere, Pd e M5S oggi sono impegnati in uno scontro ideologico con il Governo che non ha senso, non è produttivo e si lascia dietro solo macerie".
I dem fanno muro
Di fronte a queste critiche, lo stato maggiore del Pd fa muro a difesa della segretaria. "Sono molto felice che Elly Schlein oggi sia alla partenza del corteo del M5s perchè noi dobbiamo portare la responsabilità della ricostruzione di quel campo, dobbiamo fare quello sforzo", dice Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria. "Essere unitari e costruire un'alternativa di governo credibile alla destra è un dovere del Pd, ecco perchè fa bene Elly Schlein a recarsi a salutare il corteo del Movimento Cinque Stelle contro la precarietà", twitta Marina Sereni, responsabile Salute nella segreteria dem.
"L'alternativa alla destra non si costruisce con accordi a tavolino, ma a partite da battaglie comuni. Per questo oggi saremo con Elly Schlein a salutare Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle", annuncia il titolare Pd dell'Università. Alfredo D'Attorre in piazza a Roma con Marco Furfaro: "Le piazze non si commentano, si frequentano", dice Furfaro, "Questo fa una forza politica che vuole cambiare il Paese e ha a cuore la vita degli italiani. Così si costruisce un'alternativa larga a questo governo, con chi ha il coraggio di opporsi all'idea che la precarietà sia un destino ineluttabile e un'idea di società immodificabile".