AGI - La Germania fa da sponda all'Italia sul fronte dell'immigrazione e ribadisce l'unità europea nel sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha incontrato oggi il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi e, in un'intervista rilasciata al 'Corrierè prima del colloquio ha sottolineato che "Italia, Grecia e gli altri Paesi mediterranei affrontano una sfida enorme, poiché il numero dei rifugiati che arrivano ai loro confini é in aumento". "Non possiamo lasciare - ha sottolineato Scholz - l'Italia e gli altri Paesi da soli, ma dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità".
"Sono stata molto lieta di ricevere il Cancelliere Scholz, "i rapporti" tra i governi di Italia e Germania "sono molto intensi", ha detto la premier nelle dichiarazioni alla stampa successive al bilaterale, "ci sono molti temi di vicinanza nell'agenda politica ma anche un comune impegno di dialogo nell'affrontare le sfide comuni. Sono convinto che troveremo un ulteriore terreno di collaborazione comune nel G7 con la presidenza italiana. Vogliamo intensificare il dialogo bilaterale".
"L'Italia è un partner importante e un amico affidabile", e con la Germania ci sono "eccelenti rapporti in Ue, Nato, G7 e G20, collaboriamo molto bene, facciamo riferimento l'uno all'altro", ha affermato da parte sua il cancelliere tedesco.
Interessi convergenti
Meloni ha citato l'accordo tra Ita e Lufthansa quale "testimonianza di quanto i nostri interessi siano convergenti sul piano strategico su dossier economici e strategici". "La complementarietà tra i nostri sistemi economici", ha aggiunto, "emerge non solamente dalle dimensioni dell'interscambio, si tratta di oltre 168 miliardi di euro nel 2022, un livello record assoluto per l'Italia, ma anche dalla crescita dei flussi che sono aumentati in tre anni di 50 miliardi di euro".
"Vogliamo rafforzare e intensificare il dialogo bilaterale anche grazie al piano d'azione Italia-Germania su cui abbiamo sostanzialmente raggiunto l'intesa e che vorremmo adottare nel prossimo vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro fine anno", ha proseguito Meloni.
"Il piano d'azione - ha detto la premier - intende rendere ancora più regolare e intenso il nostro dialogo bilaterale a livello politico e tecnico, che ci permetterà di lavorare con un approccio pragmatico su molti temi che sono di importanza fondamentale per il futuro delle nostre due nazioni". Meloni ha parlato di "innovazione, ricerca, sviluppo, mercato del lavoro, coesione sociale, crescita ecologicamente sostenibile e protezione del clima, sia in ottica bilaterale sia in tema di coordinamento delle nostre posizioni in ambito europeo e internazionale".
"Il sostegno a Kiev non è in discussione"
Convergenza anche sul "sostegno alla causa ucraina" che - ha ribadito il presidente del Consiglio - "non è in discussione". "Le parole del Cancelliere tedesco Scholz mi hanno fatto piacere, gli faccio i complimenti", ha osservato, "tutte le persone che hanno una responsabilità" sanno che "difendere gli ucraini vuol dire difendere l'Europa. Garantiamo il nostro sostegno fino a quando sarà necessario. Lavoriamo anche per la pace, ma la parola pace non può essere scambiata con la parola invasione. La pace deve essere giusta" e rispettare le richieste "della nazione aggredita", ha rimarcato Meloni.
"L'aggressione russa all'Ucraina ha cambiato radicalmente il contesto di sicurezza. La compattezza europea è un punto di forza, il presidnete russo Vladimir Putin non aveva fatto conti con questo, ha sottostimato l'Europa", ha poi detto Scholz, "condividiamo la speranza che al vertice Nato a Vilnius partecipi anche la Svezia, vogliamo che il vertice dia un segnale compatto e forte".
Le sfide della migrazione
Tra i temi principali del colloquio "le sfide della migrazione e dei rifugiati" che, per Scholz, "possiamo superare solamente assieme nell'Ue, scaricare i problemi su altri sono tentativi destinati a fallire".
"L'Italia in questi mesi abbastanza in solitudine corre in lungo e in largo sul Mediterraneo per salvare le vite umane. I flussi sono aumentati. C'è una situazione complessa e non solo in Africa, c'è una congiuntura molto sfavorevole di fronte alla quale l'Italia fa un lavoro straordinario. La grande sfida è farla insieme" in Europa", ha detto Meloni, "il tema è difendere i confini esterni, combattere" i trafficanti e "coinvolgere le nazioni di transito e di origine".
Sul patto di migrazione e asilo "stiamo lavorando per cercare delle soluzioni, per arrivare a un punto di accordo". Ed ancora: "Speriamo ci si possa trovare a metà strada per difendere gli interessi di tutte le nazioni. Sono convinta che arrivare a una definizione del patto sia prioritario ma bisogna anche dare attenzione ai paesi maggiormente sotto pressione. La grande sfida credo sia lavorare in quadro più generale, per questo guardo con grande attenzione al prossimo Consiglio europeo".
"C'è una trattativa in corso - ha aggiunto - e non voglio entrare nel merito ma credo che la sfida non sia semplicemente parlare di come all'interno dei confini cerchiamo di trasferire da una nazione all'altra i migranti. Il tema dei movimenti secondari si gestisce gestendo i movimenti primari. Nel momento in cui c'è una pressione è più difficile gestire scaricando sui partner. Il tema è difendere i confini, combattere la tratta, coinvolgere" i Paesi di transito e di origine "con una cooperazione seria, investimenti, difendendo il diritto a non dover migrare".
"Siamo consapevoli che un dialogo aperto e proficuo sia fondamentale per arrivare a soluzioni europee su sfide complesse. La Germania sa che senza l'Italia è molto più difficile avere una politica dell'immigrazione che funzioni meglio rispetto a quella attuale", ha detto la presidente del Consiglio.
"Nel Consiglio abbiamo lavorato per superare la contrapposizione tra movimenti primari e secondari, un cambio di paradigma su cui c'è consenso ampio e di questo ringrazio Scholz", ha sottolineato. "Se non affrontiamo il tema della difesa dei confini esteri, non combattiamo il traffico di esseri umani, distinguendo tra chi ha diritto alla protezione e chi non ce l'ha, sarà - ha osservato la presidente del Consiglio - molto più difficile affrontare una serie di sfide. Con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz "non abbiamo parlato" delle due Ong fermate, ha concluso poi Meloni.
"Sono fiducioso che troveremo una risposta comune europea alla sfida della migrazione, dobbiamo gestirla perchè ci siano corridoi legali per il personale qualificato ma coloro che non hanno diritto devono tornare al proprio Paese", ha sottolineato il cancelliere tedesco.
"Cruciale un accordo tra Fmi e Tunisia"
Per arginare i flussi illegali è cruciale raggiungere "un accordo sui finanziamenti Fmi alla Tunisia", ha ricordato Meloni. "Abbiamo una visione comune. Per noi la stabilizzazione della Tunisia è prioritaria", ha proseguito, "serve che entrambe le aperte siano aperte" al dialogo "per arrivare ad un'intesa per mettere in sicurezza la Tunisia".
"Il viaggio di domenica può facilitare e giocare un ruolo" primario e "la presenza della von Der Leyen è molto importante", ha detto ancora la premier, "andiamo in Tunisia con delle proposte propedeutiche per chiudere un accordo tra la Tunisia e Fmi. Confido che si possa trovare una soluzione a questa problematica".
Il dossier dell'energia
Le convergenze tra Roma e Berlino si estendono anche al "Piano Mattei" e alla ricerca di "nuove forme di cooperazione coi Paesi del Nord Africa sull'energia. "L'Europa oggi ha un problema di approvvigionamento energetico e la cooperazione con le nazioni africane può affrontare insieme diversi problemi", ha affermato Meloni.
La cooperazione rafforzata per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico è "molto importante" e "gioverà a tutti", ha dichiarato il cancelliere tedesco, "sono lieto per i lavori che abbiamo deciso di portare avanti per una pipeline di gas e idrogeno" tra Italia e Germania.