AGI - "Assistiamo oggi con interesse e attenzione a tentativi di individuare sentieri di dialogo per giungere alla pace. I principi di solidarietà e giustizia che debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta e non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito". Lo ha detto Sergio Mattarella al concerto per gli ambasciatori accreditati a Roma in occasione della festa della Repubblica.
Al concerto, al quale per il secondo anno non sono stati invitati gli ambasciatori di Russia e Bielorussia, assistono anche la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. "Il conflitto che, da oltre quindici mesi, produce morte e devastazione nel cuore dell'Europa sta provocando anche gravissime conseguenza al livello globale, accentuando l'insicurezza alimentare e la povertà in molti Paesi, anch'essi vittime delle conseguenze di questa guerra insensata, i cui effetti si vanno riverberando sull'ordine internazionale costruito pazientemente dopo il 1945" ha concluso Mattarella.
"È in questo spirito che l'Italia, nel quadro della sua convinta appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino e al suo diritto all'indipendenza" ha poi proseguito.
"L'Italia continuerà a lavorare affinché l'Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale - ha poi concluso - Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose, in grado di consolidare e assicurare l'ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente".