AGI - Assicura "risposte immediate" e Giorgia Meloni lascia l'Emilia Romagna dopo una giornata trascorsa in mezzo agli alluvionati e poi in prefettura a Ravenna per fare il punto della situazione, garantendo che ""siamo pronti a fare la nostra parte".
Il consiglio dei ministri che dovrà stanziare le prime risorse e adottare provvedimenti d'urgenza è fissato per martedì, una riunione convocata mentre la premier era ancora a Hiroshima e ha interrotto la partecipazione al G7 in anticipo per affrontare l'emergenza in Emilia Romagna. In un post su Facebook Meloni spiega di essersi recata "per vedere di persona la difficile situazione in cui si trova questa terra".
"Il compito del governo e dello Stato, oltre all'incredibile lavoro della Protezione Civile, delle Forze dell'Ordine, delle Forze Armate, dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera, è garantire risposte immediate", ribadisce la premier.
Martedì il Consiglio dei ministri
In elicottero, accompagnata dal Galeazzo Bignami viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha raggiunto le zone più colpite, nel Ravennate, soprattutto, per incontrare direttamente le persone in varie zone al centro dell'emergenza. Un atteggiamento apprezzato dai sindaci: anche la gente in attesa non ha voglia di 'passerelle' e uno striscione sotto porta Schiavonia, dove si concentrano molti dei soccorritori e dei volontari di Forlì, è stato messo lì a ricordarlo. L'itinerario della visita è stato tenuto riservato per tutta la giornata, fino all'arrivo alla prefettura di Ravenna.
In giornata saranno affrontate tutte le questioni che il governatore dell'Emilia Romagna Bonaccini ha posto, dopo aver sottoscritto un documento con sindaci, associazioni del territorio, rappresentanti dei sindacati e delle imprese. "Ho parlato con il presidente della Regione, sindaci e Protezione Civile per capire cosa è prioritario - ha detto Meloni - Il governo c'è e c'è una collaborazione molto preziosa. Una stima dei danni oggi è difficile, di sicuro serviranno molte risorse". "Sul Pnrr - ha sottolineato Meloni - ho sentito dire cose inesatte, ho sentito parlare di 9 miliardi. Le risorse che il Pnrr destina a queste fattispecie ammontano a circa 2,5 miliardi, ma voi sapete che in alcuni casi sono già mobilitate su progetti esistenti e devono essere utilizzate entro il 2026". A ogni modo, ha puntualizzato Meloni, "andranno mobilitate molte risorse, e anche qui il governo è già al lavoro per capire quali possano essere le situazioni prioritarie".
I fondi per i soccorsi
La ricognizione è servita anche a dare una prima stima delle risorse che servono per garantire i soccorsi. È stata calcolata una cifra tra i 10 e i 20 milioni di euro. "Il Fondo di Solidarietà Europeo è uno dei fondi che possono essere utilizzati", ha spiegato la premier. Soddisfatto, al termine dell'incontro in Prefettura, anche il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Siamo molto fiduciosi, in questi primi giorni abbiamo interloquito con tutti i ministeri, martedì sarò a Roma a Palazzo Chigi col presidente Meloni porterò con me le rappresentanze dei sindacati dell'Emilia Romagna e di tutte le associazioni di impresa, perché abbiamo fatto un documento unitario per rappresentare le necessità e ciò che serve a questa terra per rialzarsi". E nei prossimi giorni, ha annunciato Bonaccini, verrà qui a portare solidarietà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.