AGI - Otto attivisti di "Ultima Generazione" hanno gettato un liquido nero, carbone vegetale, nella Fontana di Trevi, al centro di Roma. Gli ambientalisti - che avevano uno striscione per la campagna "non paghiamo il fossile" - hanno urlato: "il nostro paese sta morendo", tra gli insulti dei passanti e dei turisti. Sul posto gli agenti del Gruppo Trevi della polizia locale di Roma Capitale e la polizia.
L'azione segue di 24 ore quella contro Eugenia Roccella al Salone del Libro di Torino dove un gruppo di attiviste, del collettivo femminista 'Non Una di meno' e del movimento ambientalista Extiction Rebellion, ha impedito alla ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità di presentare il proprio volume "Una famiglia radicale".
Questa mattina, poco dopo l’apertura del Salone del Libro di Torino, Extinction Rebellion ha scaricato due canotti all'esterno del Lingotto, di fronte all’ingresso riservato a giornalisti e scrittori, come simbolo delle alluvioni che stanno colpendo l’Italia.
Alcuni attivisti hanno poi aperto uno striscione con scritto “Crisi climatica ed ecologica” e si sono seduti ad attendere le forze dell’ordine. "Con l'azione di oggi Extinction Rebllion si rivolge invece agli invitati e partecipanti al Salone - spiegano - affinché usino la propria voce per denunciare le responsabilità del nostro governo di fronte alle tragedie che già oggi colpiscono il nostro territorio. I morti in Emilia Romagna ci implorano di toglierci le bende dagli occhi ed esigere un cambiamento dai nostri governi”
L'azione di protesta delle femministe di "Non una di Meno" e degli esponenti di "Extinction Rebellion" finisce al centro di un ping-pong tra forze di maggioranza ("negata la libertà di parola") e opposizioni ("esiste la libertà del dissenso").
Da una parte il governo, compatto, difende la ministra vittima di "un atto antidemocratico e illiberale". Invece, nel mirino di esponenti del Pd e di altri partiti come Più Europa o il Psi c'è la deputata di FdI, Augusta Montaruli colpevole - a loro dire - di aver aggredito verbalmente Nicola Lagioia, direttore uscente del Salone perché troppo morbido con i contestatori.
Eugenia Roccella affida ai social la propria delusione per quanto avvenuto. "Mi ha colpito, e sinceramente mi addolora - ha scritto su Fb - che delle donne abbiano impedito ad altre donne di parlare, presentando un libro che parla molto di donne e di femminismo, e che avrebbe stupito quelle ragazze, se lo avessero letto".
A prendere una posizione netta in favore di Roccella è stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Purtroppo - ha detto - ci troviamo di fronte all'ennesimo atto antidemocratico che non può non trovare la mia ferma condanna e spero anche quella di tutte le forze politiche. Al ministro Roccella giunga la mia solidarieta'".
Maggioranza all'attacco
Sulla stessa linea ministri e parlamentari delle forze di maggioranza. "Non permettere a un autore, chiunque esso sia, di poter presentare liberamente il suo libro ed esprimere il proprio pensiero perché bloccato da un gruppo di violenti, è un atto antidemocratico e illiberale, nonché un precedente pericoloso per il libero dibattito delle idee", sottolinea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Vergognati, con tutti i soldi che prendi”. Detto da Augusta Montaruli, quella che comprava borse e gioielli con i soldi pubblici. pic.twitter.com/IthVyIwPqT
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) May 20, 2023
Contro Roccella c'è stata "una violenza antidemocratica" lamenta il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. "Persone che si definiscono attivisti, ma a cui evidentemente mancano le nozioni di base di cosa sia una democrazia, persone che non hanno rispetto per il prossimo e che violano deliberatamente la libertà di espressione" afferma Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento. "Persone pericolose, antidemocratiche e prevaricatrici camuffate da attivisti", è il commento del ministro Crosetto.
Non usa mezzi termini la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. "Ancora una volta - ha detto - dobbiamo registrare l'ennesimo episodio di squadrismo, questa volta contro il ministro Roccella, da parte di chi pretende di far valere le proprie ragioni in modo violento e intollerabile".
Al coro di solidarietà alla ministra si unisce anche Azione. "Quando a una persona viene impedito di parlare perché non si condividono le sue idee si fa un falò della nostra libertà" dice la deputata Daniela Ruffino.
La reazione della minoranza
Le forze di minoranza, dal canto loro, hanno fatto quadrato attorno al direttore del Salone Nicola Lagioia che è salito sul palco dopo la contestazione alla ministra. "Solidarietà a Nicola Lagioia aggredito in modo scomposto da Augusta Montaruli con parole inaccettabili. Invece, di sedare gli animi, come stava facendo Lagioia, contro i contestatori della ministra Roccella che in modo incivile hanno impedito la discussione, la deputata di FdI e vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai ha pensato bene di alimentare un clima da stadio che nulla ha a che fare con la responsabilità istituzionale del suo ruolo e con ciò che semplicemente suggerirebbe il buon senso", dichiarano in una nota i deputati Pd della Commissione cultura della Camera aggiungendo che "in questo Paese, per fortuna, esiste la libertà di dissenso: se questo è il clima creato dalla destra di governo c'è di che essere molto preoccupati".
Per il deputato di Più Europa, Benedetto Della Vedova "impedire di parlare, di presentare un libro come hanno fatto i contestatori al Salone del Libro di Torino contro la ministra Roccella e' grave e nessuna ragione politica o diversita' di opinioni lo puo' giustificare. Ma che da questo l'onorevole Montaruli, ex sottosegretaria, passi ad attaccare veementemente l'incolpevole direttore Nicola Lagioia, che in questi anni ha fatto del Salone del Libro di Torino un successo clamoroso di pubblico e di critica, parlando di 'rullo di tamburi quando se ne andra'' e' censurabile e ingiustificabile". A rispondere alle critiche e' la stessa ministra per la Famiglia. "Capisco che Lagioia sia uno scrittore, ma costruire una narrazione fantasy sulla realta' mi sembra un po' eccessivo", Eugenia Roccella commenta cosi' le parole del direttore del Salone del Libro di Torino il quale ha affermato di essere stato 'quasi cacciato' dal palco. "Di fronte a un'aggressione subita e al mio invito al dialogo rivolto ai contestatori - conclude Roccella -, il direttore del Salone non solo non trova il modo di dire che e' poco democratico impedire agli altri di parlare, ma addirittura attacca coloro ai quali e' stato impedito di esprimersi. No comment". (AGI)Nat (AGI) - Roma, 20 mag. - Sono 29 gli attivisti denunciati per violenza privata dalla Digos di Torino per la contestazione alla ministra della Famiglia, Eugenia Maria Roccella, al Salone del Libro. I denunciati appartengono al collettivo femminista 'Non Una di meno' e al movimento ambientalista Extiction Rebellion. (AGI)Red/Sar (AGI) - Roma, 20 mag. - "Quanto accaduto oggi al Salone del Libro di Torino e' inaccettabile e fuori da ogni logica democratica. Altrettanto inaccettabile e' l'operazione dei soliti noti di capovolgere i fatti, distorcendo la realta' e giustificando il tentativo di impedire a un ministro della Repubblica di esprimere le proprie opinioni. Come al solito chi pretende di darci lezioni di democrazia non ne conosce le regole basilari". Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando la contestazione alla ministra Roccella al Salone del libro di Torino e la successiva reazione di alcuni esponenti dei pariti di opposizione. (AGI)Nat (AGI) - Torino, 21 mag. - Questa mattina, poco dopo l'apertura del Salone del Libro di Torino, Extinction Rebellion ha scaricato due canotti all'esterno del Lingotto, di fronte all'ingresso riservato a giornalisti e scrittori, come simbolo delle alluvioni che stanno colpendo l'Italia. L'azione di oggi arriva dopo le proteste di ieri durante la presenza della ministra Roccella e "ha l'obiettivo di riportare l'attenzione sulle tragedie dei giorni scorsi causate dalle alluvioni in Emilia Romagna". Alcuni attivisti hanno poi aperto uno striscione con scritto "Crisi climatica ed ecologica" e si sono seduti ad attendere le forze dell'ordine. "Con l'azione di oggi Extinction Rebllion si rivolge invece agli invitati e partecipanti al Salone - spiegano - affinche' usino la propria voce per denunciare le responsabilita' del nostro governo di fronte alle tragedie che gia' oggi colpiscono il nostro territorio. I morti in Emilia Romagna ci implorano di toglierci le bende dagli occhi ed esigere un cambiamento dai nostri governi". (AGI)To1/Flo