AGI - Il centrodestra conquista quattro Comuni capoluoghi al primo turno, contro i due andati al centrosinistra, nel primo round delle elezioni amministrative. La coalizione di governo esulta soprattutto per aver 'strappato' Latina, dove ha vinto matilde Celentano, e per aver mantenuto il controllo su centri importanti come Treviso, Sondrio, e Imperia. Il centrosinistra conferma al primo turno la guida delle amministrazioni di Teramo e Brescia, con quest'ultima che diventa il motivo per guardare con ottimismo ai ballottaggi di fine maggio.
In vista del secondo turno, anche il centrodestra considera aperte tutte le partite. La coalizione è avanti ad Ancona, storica roccaforte rossa, ma anche a Pisa e Massa, che in molti davano per 'perse', e a Brindisi e Vicenza, dove si ritiene che sarà necessario un secondo turno per la conferma del sindaco uscente.
A Terni, il centrosinistra è fuori dal ballottaggio e la sfida è tutta interna al centrodestra (tra il candidato sostenuto dai partiti e un civico), si fa ancora notare. A Massa, il candidato di Lega e FI ha avuto la meglio su quello di FdI e la coalizione probabilmente dovrebbe riunirsi in vista del secondo turno. In una nota, Salvini ha espresso "grande soddisfazione per la netta crescita della Lega sia in termini di voti che di sindaci e consiglieri eletti".
Schlein riparte da Brescia
Una vittoria più che simbolica, quella di Laura Castellini a Brescia. È il 'colpo' che cercava Elly Schlein, nella città su cui la destra aveva puntato tutte le sue fiches, tanto da sceglierla come location del gran finale di campagna elettorale. E non è un caso che il primo 'acuto' di Schlein a spoglio ancora in corso sia stata la telefonata a Castellini. Una indicazione anche al partito e ai candidati attesi ai ballottaggi: battere la destra si può.
Tanto più al secondo turno, quando le alleanze che non si sono potute stringere al primo si materializzeranno in forza della stessa legge elettorale. Schlein e lo stato maggiore del Partito Democratico puntano infatti sull'effetto Udine: passare il primo turno, anche divisi, per colpire e vincere uniti al secondo turno.
Nella città friulana, il Pd ha vinto contro ogni pronostico appena un mese fa. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si sono presentati insieme, in una coalizione molto larga nella quale trovavano posto numerose liste civiche. Un "laboratorio" che ha dimostrato ancora una volta che, al di la' di ogni considerazione di opportunità dettata dai consensi, per vincere bisogna fare alleanze larghe.
Da qui la linea morbida che tanto Elly Schlein quanto Giuseppe Conte stanno tenendo l'una nei confronti dell'altro in questo passaggio. Nessun attacco, nessuna furbizia. L'ultimo strappo, ormai archiviato, è stato quello sull'elezione dei membri delle magistrature speciali. Conte, ma non solo. Anche nei rapporti con Carlo Calenda e Matteo Renzi, Schlein e tutti i dem mantengono un certo understatement
L'affluenza definitiva alle elezioni comunali del 2023 (primo turno) è stata del 59,03%. Alle precedenti elezioni fu del 61,22%. Il calo è del 2,19%
Azione rivendica il ruolo a Brescia
Il partito guidato da Carlo Calenda ha esultato per la vittoria di Laura Castelletti a Brescia sottolineando il suo ruolo nel successo. È stato il leader il primo a commentare sui social.
Felicissimo per @LauCastelletti e per il risultato ottimo (e decisivo per la vittoria) della nostra lista. Ho chiuso la campagna venerdì a Brescia con Laura @fabriziobenzoni e @CaterinaAvanza in concomitanza con la parata di Ministri, Premier e VicePremier. Ma l’ottimo lavoro… pic.twitter.com/6BAEFGV5SR
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 15, 2023
Poi sono arrivati i commenti di Matteo Richetti:
La vittoria di Laura Castelletti è un risultato straordinario che premia una coalizione coraggiosa e capace di offrire alla citta' un programma solido e sostenibile. L'indicazione dei bresciani è anche il giusto premio a questo decennio di buona amministrazione e di accurata programmazione. Sul dato inequivocabile rfletta la maggioranza che, per il numero dei ministri inviati in citta', ha caricato politicamente il confronto, allontanandosi però dalle richieste e dalle aspettative di una cittadinanza laboriosa e poco attratta da promesse e suggestioni
E Mariastella Gelmini:
Laura Castelletti, candidata a sindaco per la forte determinazione di Carlo Calenda e di Azione, si aggiudica al primo turno Brescia. Un grande risultato per una donna capace che, da assessore alla Cultura, ha dimostrato tutto il suo valore. Complimenti a lei, a Fabrizio Benzoni, che si è speso in prima persona, e a tutta la squadra di Azione e Italia Viva che ha conseguito un buon risultato ed è risultata determinante
Sgarbi vince ad Arpino
Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, è il nuovo sindaco di Arpino. Il critico d'arte, nella tornata di elezioni amministrative, ha battuto due avversari del posto, Andrea Chietini e il presidente del consiglio provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini. "La vittoria ad Arpino è la conferma delle capitali della cultura che vivono nel ricordo presente dei grandi scrittori e artisti poeti".
"Intorno a Cicerone, nato ad Arpino, la città ha creato il Certamen che coinvolge concretamente centinaia di studenti e studiosi nella traduzione dei classici del grande scrittore latino", ha ricordato Sgarbi.
"È una vera espressione di cultura condivisa della lingua che ha generato le principali lingue moderne. Nessun dubbio che nessuna città abbia una reale e costante identità di capitale europea della cultura più di ogni altra città italiana e nel nome dello studio e della conoscenza", conclude.