AGI - "Massimo supporto" dell'Italia nel processo di integrazione di Kiev e pronti a facilitare il rafforzamento del rapporto tra l'Ucraina e la Nato: Giorgia Meloni accoglie il presidente ucraino a palazzo Chigi e ribadisce il sostegno di Roma a Kiev, anche dal punto di vista militare, "fino a quando sarà necessario".
Zelensky viene accolto con un abbraccio, sorrisi e stretta di mano, segnali chiari del feeling tra i due. Poi il faccia a faccia durato più di un'ora senza interpreti, l'incontro tra le delegazioni e le dichiarazioni alla stampa. Il bilaterale avviene alla vigilia del G7, un appuntamento che il governo ritiene "importante" nella prospettiva del rafforzamento della posizione di Kiev e del raggiungimento della pace.
"Alla pace non si può arrivare con nessuna opzione di resa da parte dell'Ucraina, sarebbe terribilmente ingiusto ma sarebbe anche molto pericoloso per la pace in Europa", rimarca il presidente del Consiglio.
"Non siamo così ipocriti - argomenta il Capo dell'esecutivo - da chiamare pace qualsiasi cosa che possa somigliare a un'invasione". Dunque "no ad una pace ingiusta, imposta all'Ucraina. Qualsiasi accordo dovrà essere condiviso dal popolo ucraino e l'Italia contribuirà a questa direzione", è il ragionamento. La verità - ribadisce Meloni - è che "l'Ucraina è vittima di una aggressione e che difendendo la propria integrità e identità, allontana la guerra dal resto dell'Europa. Perché "quello che gli ucraini stanno facendo, lo stanno facendo anche per noi".