AGI - Il ministero della Giustizia non esercitato alcuna "interferenza invasiva" sui magistrati che decisero di concedere i domiciliari all'imprenditore russo Artem Uss, fuggito dall'Italia lo scorso 22 marzo, e il suo titolare, Carlo Nordio, aveva espresso parere contrario alla sua scarcerazione. A sottolinearlo è lo stesso guardasigilli nell'informativa urgente alla Camera sull'azione disciplinare avviata nei confronti dei giudici di Milano responsabili di tale decisione. "Nessuno può permettersi di imputare al ministro una interferenza invasiva quando esercita le sue prerogative per verificare la conformità del comportamento dai magistrati ai doveri di diligenza", ha dichiarato.
"Il ministero non ha competenza né oneri di 'controllo' su provvedimenti giurisdizionali adottati da una corte" ed è "singolare" che da taluni "si affermi" che proprio il ministero della Giustizia "sarebbe dovuto intervenire" per limitare la decisione della corte di appello di Milano, ha avvertito Nordio, "la legge assegna al ministero unicamente potere di revoca della misura cautelare, perché il ministero è completamente estraneo al processo e non è parte processuale".
"Americani esterrefatti"
"Questo ministro ha pienamente rispettato i dettami di legge esercitando il proprio potere di iniziativa con una nota attraverso cui comunicava alla corte di appello di Milano, al ministero dell'Interno la propria volontà di richiedere il mantenimento della custodia cautelare in carcere nei confronti di Uss per assicurare la consegna di costui alle autorità statunitensi", ha proseguito Nordio, affermando che gli americani si sono dimostrati "esterrefatti" quando la corte d'appello di Milano concesse il 22 novembre scorso gli arresti domiciliari a Uss. Un provvedimento maturato, ha ricordato il ministro, nonostante le tante note di preoccupazione inviate dall'amministrazione statunitense sull'altissima pericolosità di fuga. E nonostante le quattro pagine di parere contrario alla scarcerazione manifestate dalla procura generale.
"Anche la Federazione Russa ha presentato una richiesta di estradizione per Artem Russ: si sono accavallate e incrociate due richieste di estradizione, quella degli Stat Uniti e quella della Federazione Russa", ha spiegato ancora Nordio, sottoilineando che sono in corso approfondimenti per verificare l'inserimento del nominativo del cittadino russo nella lista di coloro sui quali attivare il congelamento dei beni in Italia.
Sono poi in corso "ulteriori accertamenti da parte del ministero degli Interni sul braccialetto elettronico" applicato all'imprenditore.