AGI - "Noi siamo persone serie. Tutto ha un limite. Bisogna attenersi al comunicato firmato da me e Ciceri, per cui se su qualche testata anche di grande richiamo escono notizie che non rispondo al vero sono quelle che in gergo si chiamano fake che io preferisco chiamare minchiate". Lo ha precisato il medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, lasciando il san Raffaele dove l'ex premier è ricoverato in terapia intensiva.
Intercettato dai giornalisti, il primario di Rianimazione ha voluto smentire le notizie circolate secondo cui l'ex premier si sarebbe alzato dal letto, seduto in poltrona e avrebbe fatto esercizi respiratori. "Bisogna avere molto rispetto, non solo del paziente ma anche del nostro lavoro - ha sbottato - Sono stanco. Se un paziente è in terapia intensiva cardiochirurgia vuol dire che non può alzarsi e camminare".
"Smentisco nella maniera più assoluta che siano state fonti ospedaliere a dare la notizia - ha aggiunto - Un paziente in terapia intensiva è un soggetto che merita cura intensive". Silvio Berlusconi, ha concluso, "se cammina ve lo porto".