AGI - Silvio Berlusconi "anche davanti una patologia grave, in una situazione veramente difficile, sta rispondendo bene alle terapie". Il professor Alberto Zangrillo responsabile della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, dove da mercoledì è ricoverato l'ex premier per una infezione polmonare in un quadro di leucemia mielomonocitica cronica, si dice "sereno" parlando, per la prima volta, con i cronisti al suo arrivo in ospedale.
La serenità arriva anche dalla consapevolezza che di più non si può fare: "Stiamo facendo del nostro meglio" ha assicurato, chiarendo quali sono le condizioni di salute di "un paziente che", come ammette "è anche un grande amico" e "c'è un grande coinvolgimento personale".
Detto questo, però, il medico del leader di Forza Italia non si sbilancia oltre a fare previsioni e spiega: "Noi abbiamo una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sono le fughe in avanti o indietro, il pessimismo o l'ottimismo non rispondono ai criteri a cui un medico serio è chiamato".
Secco Zangrillo sulle molte dichiarazioni che circolano: "Quello che si legge sono delle cose assolutamente fantasiose, che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico".
Il richiamo è sempre all'unico bollettino medico emesso fino a questo momento, quello di giovedì scorso, che porta la sua firma e quella del professor Fabio Ciceri. È a quello che ci si "deve rifare". "È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un'età che tutti conoscete (86 anni, ndr.) - aggiunge - con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso". Da questo "ne conseguono delle terapie mirate, che seguono le linee guida, terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, tese al raggiungimento di un obiettivo".
E "il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico. L'infezione polmonare è la complicanza di un quadro clinico patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore, cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso". E visto che per ogni cura ci vuole del tempo, dal professore Zangrillo arriva l'invito a evitare ipotesi su quando l'ex premier tornerà in politica o se parteciperà o meno alla convention del 5-6 maggio.
"Le tempistiche chiedetele ad altri", taglia corto. Non prima di lanciare una frecciata a un articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa, in cui si afferma che con il tipo di leucemia di cui è affetto l'ex premier non si può tornare a fare politica: "Io provo un senso di umana pietas per il protagonista dell'articolo improvvido che è uscito oggi". Zangrillo stimgatizza i "personaggi" che "pensano di contravvenire a quella che è la regola aurea della medicina, che è di parlare quando si hanno tutte le informazioni, e che si permettono di fare delle ipotesi, delle previsioni e dei giudizi sul fatto che Berlusconi potrà o meno continuare a lavorare e a fare politica".
I figli maggiori di Silvio Berlusconi, Marina e Piersilvio, intanto hanno lasciato nel pomeriggio il San Raffaele dopo una visita che per entrambi è durata poco più di un'ora. Il primo ad andarsene è stato Piersilvio, seguito a stretto giro da Marina, ognuno sulla propria auto. Dallo stesso ingresso di via Olgettina 60 è passato anche il presidente di Mediaset Federico Confalonieri che oggi ha scelto di non parlare coi cronisti nemmeno al termine della visita.
Gianni Letta: "Sta meglio e tornerà in campo"
"L’ho trovato meglio di quanto pensassi. Abbiamo parlato con il dovuto accorgimento”, ha spiegato Gianni Letta rispondendo ai cronisti che, dopo una sua visita, chiedevano notizie sulle condizioni di salute dell'ex premier. L'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio si è detto convinto che Berlusconi tonerà in campo ("assolutamente sì") e davanti a taccuini e telecamere ha rivolto gli auguri di Pasqua al leader azzurro. "Gli possiamo fare un augurio di Pasqua - ha detto Letta - perché la strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata”.
Stesse rassicurazioni sono arrivate da Luigi Berlusconi, uno dei figli di Silvio, che lasciando l'ospedale milanese in auto e incalzato dai cronisti si è limitato a dire: "Sta meglio".
Tajani: "È un leone, tornerà presto"
"Ho sentito i familiari, i medici, Marta Fascina. Berlusconi dice di sentirsi bene. È un leone. Tutti sono convinti che tornerà presto. Lavoriamo per un grande evento di Forza Italia a Milano, il 5 e 6 maggio, e potrebbe essere la data del suo ritorno in pubblico", afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista a Sky.
"Questa mattina ho sentito alcuni famigliari, la notte è trascorsa tranquilla, il presidente Berlusconi risponde alle terapie, questo è molto importante e fa ben sperare. Ovviamente, si tratta di una persona, di un politico, di un imprenditore che non si è risparmiato nella vita, è un ragazzo di una certa età, quindi la prudenza e' ovvia", ha detto Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, a Coffee Break su La7.
L'abbraccio dei familiari
Anche ieri accanto al leader azzurro si sono alternati per l'intera giornata parenti e amici, dal fratello Paolo, ai figli, Marina, Piersilvio e Barbara, immortalati in un lungo abbraccio quando hanno lasciato il San Raffaele.
A quanto si apprende da fonti interne all'ospedale, neanche oggi verrà diffuso un bollettino medico, dopo che nessun aggiornamento è stato diffuso ieri né sono trapelate notizie sull'evoluzione delle condizioni dopo la nota emessa giovedì da Zangrillo e dal primario di ematologia Fabio Ciceri.
Ronzulli: "Penso alla sua salute, non a scenari fantasiosi"
"Il mio unico pensiero è la salute del presidente Berlusconi. La mia unica priorità è che superi presto e bene questo momento difficile". Così la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. "Ognuno affronta come meglio crede questi giorni. Io ho scelto il silenzio. Il rispettoso silenzio. Accolgo con speranza ogni notizia positiva. E farò così d'ora in avanti, fino a quando il presidente non lascerà l'ospedale", afferma ancora. "Rompo il silenzio solo perché leggo sui quotidiani retroscena fantasiosi, letteralmente inventati, riguardo a inesistenti scenari che mi riguardano ma che non mi appartengono e non corrispondono minimamente alla realtà. In questo momento, chi vuole bene al presidente Berlusconi, come la sottoscritta, non si preoccupa di qualcosa di diverso che non sia la sua salute. Per quanto mi riguarda, Forza Italia è Berlusconi, Forza Italia sarà sempre Berlusconi - e quindi la mia casa - che sta affrontando con forza e tenacia la sfida più grande, che vincerà tornando più forte di prima", conclude.