AGI - Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega sulla riforma fiscale e il decreto sul Ponte sullo Stretto. Via libera inoltre, su proposta del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al disegno di legge sull'istituzione del Museo nazionale della Shoah a Roma. Stanziati 10 milioni di euro.
La delega fiscale approvata dal Cdm, comunica il Mef, "riscrive completamente l'attuale sistema tributario varato negli anni 70". Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, vanno nella "direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese".
Come cambierà il fisco
Con il disegno di legge delega varato oggi dal Cdm, illustra il Mef, viene garantita la "razionalizzazione e semplificazione dell'intero sistema Irpef (redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d'impresa e diversi)". La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l'equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro).
Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell'attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell'Irap. Con l'istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell'adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all'evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva.
Meloni: "Riforma attesa da cinquant'anni"
"Lo avevamo promesso e oggi manteniamo l'impegno: al via l'iter che entro 24 mesi darà vita a una rivoluzione fiscale che l'Italia attende da 50 anni. Una riforma strutturale e organica che si pone l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale per imprese e lavoratori, creare un nuovo rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti e incentivare la crescita e l'occupazione secondo il principio del "più assumi e investi e meno tasse paghi", scrive la premier Giorgia Meloni.
"L'approvazione della Delega sulla Riforma fiscale è una vera e propria svolta per l'Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende", aggiunge la premier, "la Riforma contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il Fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l'equità, favoriamo occupazione e investimenti", aggiunge Meloni.
La nuova organizzazione del Mef
Il Consiglio dei ministri ha poi approvato un Dpcm, presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che prevede la nuova organizzazione del Mef. Il testo prevede la creazione di un Dipartimento dell'Economia a cui sono attribuite competenze in materie di interventi finanziari (tra gli altri nei settori delle infrastrutture, sostegno all'export, garanzie pubbliche, sostegno sociale e all'expo), valorizzazione del patrimonio pubblico e gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e tutela degli attivi strategici.
Al Tesoro vengono attribuite le competenze sulla programmazione economico-finanziaria, la gestione del debito pubblico, i rapporti finanziari europei e internazionali, la regolamentazione e vigilanza finanziaria. Si aggiunge la direzione per i rapporti con gli investitori e istituzioni finanziarie.
Entrambi i dipartimenti (Economia e Tesoro) si avvarranno del consiglio tecnico-scientifico degli esperti. Inoltre al dipartimento della Ragioneria è stato istituito l'ispettorato generale del Pnrr che, in continuità con il precedente servizio, svolgerà attività di coordinamenti nelle fasi di gestione, monitoraggio e rendicontazione del Pnrr. La riorganizzazione del Mef passa ora al vaglio del Consiglio di Stato e solo successivamente può diventare operativa.
"È un passaggio importante - dice Giorgetti - che va nella direzione della razionalizzazione del sistema coerente con i nuovi tempi dell'economia e in linea con il nuovo approccio europeo".
Nel Ddl sull'Autonomia arriva l'insularità
Il Consiglio dei ministri ha poi dato il via libera alla modifica dell'articolo 9 del disegno di legge Calderoli sull'autonomia differenziata, con l'inserimento del principio di insularità. "E' un decisivo passo in avanti ", ha commentato il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, "che da prova del lavoro fatto insieme al ministro Calderoli, che rende il Consiglio regionale protagonista. Di questo sono orgoglioso". Pais ha aggiunto che "l'iter per l'approvazione del Disegno di legge è ancora lungo, ma sono certo che il Consiglio regionale della Sardegna, saprà andare oltre le appartenenze politiche, e lavorerà per contribuire a un testo che possa dare risposte concrete alla nostra Isola. Questi sono i fatti concreti su cui sono impegnato per i sardi".