AGI - Almeno settantadue morti a quaranta metri dalla riva di Steccato di Cutro. Nella notte del 26 febbraio la Guardia di Finanza rientra in porto alle 3,30 a causa del mare grosso. La Guardia Costiera non esce in tempo per i soccorsi. Il caicco blu si incaglia in una secca e affonda.
La linea di difesa di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Piantedosi è chiara: "L'Italia ha fatto il possibile. Ogni giorno la Guardia Costiera salva decine di imbarcazioni. Gli scafisti hanno volutamente atteso vicino alla riva per evitare i controlli, si sono incagliati e la barca non ha retto. Nessuno può pensare che il Governo non abbia voluto agire".
Cosa prevede il decreto sui migranti
Il Consiglio dei Ministri si riunisce nel comune di Cutro e vara il decreto legge: pene fino a 30 anni per gli scafisti e reati perseguibili anche all'estero. Verranno ripristinati i decreti flussi che saranno triennali. I Paesi africani e asiatici che ci aiuteranno a informare le persone che affidarsi agli scafisti è estremamente pericoloso verranno ricompensati con quote privilegiate per gli ingressi legali.
Il Governo è schierato in blocco nella conferenza stampa a Cutro, ma non sono rose e fiori. Le domande sono incalzanti e non viene rispettata la scaletta predisposta. Un giornalista ricorda che in passato i salvataggi furono fatti anche dalla Guardia di Finanza. Al termine i giornalisti si avvicinano fisicamente alla premier e chiedono: "Perché non è andata a trovare i familiari delle vittime?".
Meloni indietreggia di un passo e dice: "Ho appena finito il Cdm...". I giornalisti insistono: "Andare a trovare i familiari doveva essere la prima tappa. Perché non lo ha fatto?". Meloni acconsente: "Ci vado volentieri..."
I giornalisti affermano che il Governo ha incontrato a Cutro i vertici locali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Meloni nega di averli visti.
La Presidente del Consiglio aggiunge un particolare raccappricciante: "Gli scafisti hanno addirittura legato un uomo al timone". L'orrore si aggiunge all'orrore.
"L'Italia ha sempre fatto tutto il possibile"
La premier sottolinea il fatto che la navigazione del caicco dalla Turchia é durata tre giorni. "Perché Frontex avvisa l'Italia solo la sera del 25 febbraio? Non va bene la narrazione che l'Italia abbia fatto qualcosa di sbagliato. L'Italia ha sempre fatto tutto il possibile per i soccorsi".
Meloni chiede alla Ue un aiuto "per ridurre i movimenti primari" di migranti. "Alla Turchia la Ue ha dato sei miliardi, perché non diamo 6 miliardi anche alla Tunisia?".
Salvini chiude la conferenza stampa: "Secondo i dati Ue e Onu il numero minimi di morti e dispersi nel Mediterraneo centrale è stato il 2019, quando l'attuale ministro dell'Interno era capo di gabinetto e Salvini ministro. Lascio a voi la riflessione sulla coincidenza: se togli agli scafisti la decisione di vita e di morte, fai il bene di tutti ma nella vita e in politica non esistono coincidenze".
Il premier difende Piantedosi
Meloni ringrazia il ministro Piantedosi: "Il governo non poteva fare nulla di più o di diverso" sul naufragio di migranti sulle coste della Calabria. "Qualcuno ritiene che le autorità italiane potevano fare qualcosa che non hanno fatto? Pensare che le istituzioni si siano girate dall'altra parte è molto grave. Noi non abbiamo potuto fare di più di quello che abbiamo fatto e abbiamo assistito a una tragedia".
Alle domande dei giornalisti sulla Guardia Costiera che non uscì in mare la notte del 26 febbraio, il ministro dell'Interno Piantedosi replica: "La ricostruzione di quanto accaduto è contenuta in 5 informative al Parlamento, ci sono i resoconti stenografici, potete leggerli e avere tutte le opinioni possibili".
Sul decreto legge il ministro della Giustizia Nordio afferma: "È stata introdotta la nuova fattispecie che punisce con una reclusione da 20 a 30 anni quando come conseguenza non voluta da parte degli scafisti c'è la morte o la lesione grave o gravissima di più persone. Se la conseguenza fosse voluta, avremmo a che fare con il reato di omicidio aggravato".
Per Tajani, ministro degli Esteri, "per affrontare la questione dell'immigrazione illegale, anche da un punto di vista politico, serve una azione forte dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, serve una forte azione di tutti".