AGI - Il governo ha annunciato che giovedì si riunirà a Cutro, in provincia di Crotone. La decisione di tenere la riunione del Consiglio dei ministri non lontano dalle coste del naufragio del 26 febbraio, in cui sono morti almeno 70 migranti, era in preparazione da giorni. Ed è stata annunciata da Giorgia Meloni, al termine della visita negli Emirati Arabi Uniti.
Una scelta che ha precedenti 'storici' nei governi di centrodestra guidati da Silvio Berlusconi. Nell'aprile del 2008, davanti alla grave emergenza rifiuti a Napoli, a sopresa, il Cavaliere annunciò che avrebbe tenuto una riunione del Cdm nel capoluogo campano. La questione è stata "studiata con cura da Gianni Letta", spiegò Berlusconi, allora premier e leader del Pdl, "la Costituzione consente di portare il Consiglio dei ministri occasionalmente altrove" e al presidente del Consiglio di "eleggere come luogo di lavoro un'altra sede" che "potrebbe essere Palazzo Reale dove abbiamo già fatto il G8".
Un anno dopo, altra grave emergenza, altro Cdm 'in trasferta'. Il 23 aprile del 2009, a poco più di due settimane dal sisma dell'Aquila, i ministri e il premier si riunirono nella scuola della guardia di finanza di Coppito. All'ordine del giorno il decreto legge Abruzzo: 8,5 miliardi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto.
Ma il primo presidente del Consiglio a promuovere una riunione del Cdm fuori da Roma fu Romano Prodi. L'8 gennaio del 2007 il Professore portò la sua 'squadra' di governo a Caserta per discutere e presentare l'agenda per la crescita e per le riforme. L'ultimo, invece, Giuseppe Conte: riunione nella prefettura di Reggio Calabria, il 18 aprile 2019, per alcune misure straordinarie per il servizio sanitario calabrese.