AGI - La 'prima' di Elly Schlein alla Camera è un susseguirsi di strette di mano e abbracci. I più intensi fra questi sono riservati agli esponenti della mozione Bonaccini. Grandi pacche sulla schiena della leader dem. Alcune vigorose al punto dal far temere per la sua integrità: Schlein è uscita vittoriosa dal congresso, ma con diversi chili in meno. Il completo grigio chiaro giacca pantalone sembra più grande di almeno una misura. E l'impermeabile verde le cade addosso come un drappo.
Davanti all'ingresso dell'Aula si presentano in successione Lia Quartapelle, Marianna Madia, Piero De Luca, Anna Ascani, Rachele Scarpa, Simona Bonafe'. Con Quartapelle, in particolare, Schlein si sofferma a parlare fitto per diversi minuti. Ampi gesti sottolineano concetti che, se si guarda al curriculum di Quartapelle, potrebbero riguardare la posizione del Pd sulle grandi questioni internazionali, prime fra tutte l'Ucraina.
Tra le fila della mozione Bonaccini circolano timori su un eventuale "deragliamento" del partito verso posizioni più vicine ai Cinque Stelle. "Nessun cambiamento di linea su questo aspetto", riferiscono fonti vicine alla segretaria eletta. L'abbraccio più intenso, Schlein lo riserva alla giovane Rachele Scarpa. I suoi osservano da lontano, creando una sorta di 'cordone' attorno alla segretaria.
Ci sono i nuovi nomi forti del Pd della nuova era che si sta aprendo: Marco Furfaro, Marco Sarracino, Peppe Provenzano. Si unisce poi Andrea Orlando, con il quale Schlein si sposta a parlare in disparte. In Aula si discute il decreto Ilva sul quale il governo pone la fiducia e i colloqui si interrompono di tanto in tanto per entrare nell'emiciclo. Schlein ne approfitta per stringere le mani a tutti i deputati e le deputate del partito.
Dai banchi dell'opposizione si alzano alcuni parlamentari che la raggiungono. Sono Cinque Stelle e deputati di Alleanza Verdi e Sinistra. Movimento anche tra i banchi della maggioranza: Schlein viene raggiunta da un paio di esponenti di Forza Italia che si congratulano con lei.
Le votazioni, però, sono in corso e non c'e' tempo per dilungarsi nei ringraziamenti. Di nuovo in Transatlantico, Schlein viene circondata dai colleghi dem. Viene richiesta una foto di gruppo, che alla Camera non si potrebbe fare, ma ci si permette una eccezione. Peppe Provenzano si offre per fare lo scatto. I lavori dell'Aula sono sospesi. Sono ormai le 16.00. "Andiamo a mangiare", dice Schlein ai suoi collaboratori. Un panino nei pressi di Montecitorio per riprendere fiato. E chili.