AGI - "Questo governo ha un programma ambizioso: fare quelle riforme che l'Italia aspetta da decenni, liberare le migliori energie di questa nazione e creare i presupposti per uno sviluppo duraturo e stabile. È una sfida che siamo consapevoli di non poter vincere da soli e per questo dobbiamo poter contare sulla forza delle nostre imprese e dei nostri lavoratori perchè il Sistema Italia ha dimostrato di essere solido, di saper reagire meglio di altri e di non temere concorrenti. Dobbiamo solo riscoprire la fiducia in noi stessi e lavorare insieme per restituire a questa nazione la grandezza che merita". Cosi' il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel videomessaggio di saluto all'Assemblea pubblica 2023 di Cosmetica Italia.
Il viaggio in India
Intanto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si prepara ad un viaggio istituzionale a Nuova Delhi che ha come scopo un rafforzamento della collaborazione fra Italia e India nel settore della difesa. "Sul tavolo c'è un accordo generale fra i due Paesi sulla cooperazione bilaterale nel settore della difesa", ha rivelato una fonte diplomatica al quotidiano The Hindu. Le forze armate indiane sono tra le più grandi al mondo per numero di effettivi (1 milione 458 mila membri nel 2020) ed è in corso una generale modernizzazione degli equipaggiamenti. Nel 2020 le spese militari sono state pari al 2,9% del Pil.
Il Paese, che dispone di numerose testate nucleari, non ha aderito al trattato di non proliferazione nucleare. L'Italia può certamente puntare a conquistare importanti commesse, soprattutto dopo la revoca a fine 2021, da parte di New Delhi, del divieto all'export che era stato deciso nei confronti di Leonardo nel 2015, in seguito al caso di presunta corruzione di funzionari indiani da parte di Agusta Westland per la fornitura di 12 elicotteri AW-101 VVIP (vicenda per la quale gli ex manager di Agusta Westland e Finmeccanica sono stati poi assolti dalla Cassazione italiana).
Il colosso della difesa e dell'aerospazio italiano è stato insomma autorizzato a tornare a fare affari con il governo indiano. E la settimana scorsa, sempre secondo The Indu, il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, ha avuto colloqui con il sottosegretario alla Difesa italiano, Matteo Perego Di Cremnago, a margine del salone aeronautico 'Aero India 2023', a Bengalore.
Secondo alcuni media specializzati, il divieto all'export per Leonardo è stata revocato perché la Marina indiana non è stata in grado di trovare alternative per l'approvvigionamento di cannoni navali da 127 mm e dei siluri pesanti. Poiché i sottomarini della classe P-75 "Scorpene" della Marina indiana sono ancora dotati di siluri "pesanti", questo dovrebbe essere all'ordine del giorno dei colloqui fra i due Paesi.
Accompagnata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, Meloni sarà il terzo presidente del Consiglio italiano a visitare l'India nell'ultimo decennio, dopo Paolo Gentiloni nel 2017 e Giuseppe Conte nel 2018, ma l'accordo nel settore della difesa, che è anche strettamente legato alla strategia indo-pacifica dell'Italia, sarà il primo del genere. "Gli ultimi anni hanno visto un continuo sforzo da parte di entrambe le parti per lasciarsi alle spalle i fantasmi del caso Agusta Westland e Leonardo e per concentrarsi sugli sforzi del 'make in India' per i quali le aziende italiane sono state partner disponibili", ha dichiarato l'ex ambasciatore indiano in Italia, Anil Wadhwa.
Con l'obiettivo di lasciare alle spalle le tensioni nate con il caso dei due marò, al quale si è aggiunto quello Agusta Westland, a New Delhi Meloni incontrerà il suo omologo, Narendra Modi e interverrà all'evento Raisina Dialogue. "Con le posizioni decisamente diverse all'interno del governo italiano sul conflitto tra Ucraina e Russia, il suo messaggio sarà ascoltato con grande interesse", ha osservato Wadhwa.