AGI - Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, si è scagliato contro il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, per le sue dichiarazioni sulla necessità di inviare armi a Kiev. "Non ci sono molti sciocchi nelle strutture di potere in Europa", ha scritto l'ex presidente russo su Telegram, ma "un certo ministro della Difesa, di una certa Italia ha definito la forniutura di veicoli corazzati e altre armi all'Ucraina una prevenzione della terza guerra mondiale. Un raro eccentrico".
Crosetto ieri pomeriggio aveva dichiarato che "la terza guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini d'Europa. Fare in modo che non arrivino è l'unico modo per fermare la terza guerra mondiale". "La protezione dell'Ucraina, di cui nessuno ha bisogno in Europa, non salverà il decrepito Vecchio Mondo dal castigo in caso succedesse qualcosa", ha ammonito Medvedev, "inoltre, se scoppiasse la terza guerra mondiale, allora ahimé non sarà sui tank e nemmeno sui jet; in quel caso di sicuro tutto verrà distrutto". "Ma cosa aspettarsi da un imprenditore con un'istruzione superiore incompleta", conclude l'ex presidente russo, riferndosi indirettamente al ministro Crosetto, "e dai suoi stupidi vicini (il riferimento è ai britannici; ndr) che durante la pandemia si sono ubriacati direttamente sul posto di lavoro al 10 di Downing Street".
Se è “sciocco” aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a metter fine alla guerra.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) January 28, 2023
Crosetto: "Mosca si sieda al tavolo della pace e tutto finirà"
"Se è 'sciocco' aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a metter fine alla guerra", ha replicato il ministro su Twitter.
"Se i russi non cercassero una vittoria totale, ma solo la fine delle ostilità e il ripristino della legalità internazionale, che sono l'unico obiettivo del governo italiano e della mia azione di ministro, basterebbe che mettessero fine alle ostilità e si sedessero al tavolo della pace", ha proseguito Crosetto in una nota, "solo in questo modo, e immediatamente, cesserebbe tutto. Sia la guerra sia gli aiuti militari dell'Italia e degli altri Paesi che stanno soltanto aiutando uno Stato aggredito a difendersi da uno Stato aggressore".
"Probabilmente ha ragione il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Medvedev, noto per la sua saggezza e la sua obiettività, nel definirmi 'uno sciocco raro'", continua la nota del ministro della Difesa, "ha 'ragione' Medvedev perché nonostante ciò che lui o l'ambasciatore russo in Italia possono cercare di fare, insinuare e premere per farmi cambiare idea, diffondendo fake news sulla Difesa italiana o attacchi personali di bassa lega, io mi ostino a pensare che sia giusto aiutare una nazione aggredita senza alcuna ragione e alcun motivo, come l'Ucraina, a difendere le proprie città, il proprio popolo e la propria esistenza". "Sarei stato pronto a farlo anche per il popolo russo, a parti invertite", conclude Crosetto.