AGI - Gli avvocati dell'ex vice presidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, hanno chiesto nell'udienza odierna a Bruxelles la scarcerazione con la misura della sorveglianza con il braccialetto elettronico.
"Sta partecipando attivamente all'inchiesta e noi rigettiamo tutte le accuse, non è mai stata corrotta", hanno detto i legali al termine dell'udienza. "Abbiamo chiesto la scarcerazione con il braccialetto elettronico, ha una figlia da cui tornare, non vuole scappare", ha spiegato l'avvocato greco Michalis Dimitrakopoulos.
"La decisione dei giudici sarà presa stasera sul tardi", hanno evidenziato i legali.
La giustizia belga dovrà quindi decidere se far continuare o meno la detenzione di Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo, indagata per corruzione per favorire il Qatar. L'udienza davanti alla camera di consiglio di Bruxelles si è svolta a porte chiuse.
Nello scandalo che ha provocato scompiglio nel Parlamento europeo e tensioni tra Qatar e Ue, l'eurodeputata greca è indagata con il compagno Francesco Giorgi e l'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri. Eva Kaili nega di aver ricevuto denaro dal Qatar per influenzare le sue decisioni politiche.
Secondo una fonte giudiziaria belga, nel suo appartamento di Bruxelles sarebbero stati scoperti sacchi pieni di banconote del valore di 150.000 euro. Kaili "non sapeva dell'esistenza di questi soldi", ha assicurato il suo avvocato Michalis Dimitrakopoulos, accusando il signor Giorgi di averne "tradito la fiducia". L'inchiesta condotta dal giudice belga Michel Claise ha dato luogo a venti perquisizioni in Belgio tra il 9 e il 12 dicembre, compresi i locali del Parlamento europeo a Bruxelles.
Eva Kaili, "non è mai stata corrotta", sono le parole del suo avvocato, il greco Michalis Dimitrakopoulos, pronunciate al suo arrivo in tribunale a Bruxelles dove si tiene l'udienza per le misure cautelari nell'inchiesta del Qatargate. "Spero nella scarcerazione", ha detto il legale 'circondato' da una ventina di giornalisti da tutta l'Europa.
"Dovete sapere che c'è il segreto istruttorio e non posso dirvi di più", ha sottolineato. Dimitrakopoulos ha avuto ieri un colloquio di quattro ore con Kaili, detenuta nella prigione di Haren, fuori Bruxelles. "Si sente tradita dal suo partner, si fidava di lui, lui l'ha tradita", ha detto lasciando la casa circondariale. "Non è nè una sospetta fuggitiva nè può manomettere le prove dell'indagine", ha evidenziato l'avvocato tracciando la linea difensiva per chiedere la scarcerazione pur ammettendo che "è imprevidibile l'esito dell'udienza".