AGI - "Chi l'avversario che ho stimato di più? Difficile rispondere. Vede, io ho sempre avuto rispetto e considerazione per tutti i miei avversari, non ho mai confuso il conflitto politico con l'insulto e la denigrazione personale. Purtroppo l'atteggiamento dei nostri competitori raramente è stato analogo. Posso dirle una cosa: spesso quando ascolto Matteo Renzi mi domando se non abbia scelto la metà campo sbagliata. Le sue analisi sono lucide e brillanti. Peccato che non ne tragga mai le conseguenze". A dirlo è Silvio Berlusconi in un'intervista a 'Panorama'.
"In politica la coalizione che ho creato 28 anni fa è oggi al governo del Paese: grazie a quella mia intuizione il centro e la destra democratica, insieme, possono offrire un governo agli italiani", ha aggiunto.
Il fondatore di Forza italia ricorda come "ogni volta che ho potuto fare qualcosa per rendere gli italiani più liberi ho avuto l'intima soddisfazione di aver realizzato una parte di quella rivoluzione liberale di cui l'Italia continua ad avere bisogno".
Con questa legge di bilancio stiamo lavorando in tre direzioni: l’aumento delle pensioni minime, con l’obiettivo di portarle a 1000€.
— Silvio Berlusconi (@berlusconi) December 14, 2022
Poi, la decontribuzione e la detassazione di nuovi assunti che dovrebbe essere totale.
Infine, le semplificazioni e la lotta alla burocrazia. pic.twitter.com/N0uBXwNRfx
Qual è stato l'alleato più leale, con il quale si e' confrontato senza temere tradimenti? "Nel passato certamente Umberto Bossi. Superate le divergenze del 1994, con lui è nato un rapporto non solo di lealtà ma di amicizia e affetto personale. Lo stesso che oggi mi lega a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni. Non per questo rinuncio ad affermare le idee di Forza Italia, che sono in parte diverse dalle loro; se così non fosse non saremmo una coalizione ma un partito unico. Però la lealtà e la solidarietà reciproca sono garanzia di un'azione di governo stabile ed efficace".
Ripercorrendo gli anni ruggenti c'e' qualcosa che non rifarebbe o rifarebbe in modo diverso? "No. Come dice una bellissima canzone di Edith Piaf, Je ne regrette rien, non rimpiango ne' rinnego nulla. Se ho commesso errori l'ho fatto perché ho creduto troppo nella libertà. E li rifarei. Che titolo vorrebbe leggere su Panorama per sintetizzare la sua avventura? Non vorrei leggerlo perché le sintesi si fanno alla fine. E io mi sento di dover fare e dare ancora tanto".