AGI - "L'Unione europea deve continuare a essere unita nel sostegno all'Ucraina in difesa dall'aggressione russa. Come sempre su questo non abbiamo cambiato idea. Perché le nostre convinzioni non mutano se siamo all'opposizione o al governo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo. "Il governo ribadisce il suo pieno appoggio a Kiev in tutte queste dimensioni interconesse", ha aggiunto.
"Il conflitto in Ucraina ci riguarda tutti. Con convinzione e a viso aperto continueremo a sostenere il cammino europeo dell'Ucraina. L'Italia crede che sull'Ue debba assumere su questo un ruolo più incisivo", ha sottolineato.
L'appoggio dell'Italia
"Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato" osserva Giorgia Meloni assicurando però che "l'Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposito". Il sostegno all'Ucraina, ha proseguito, "prevede anche che l'Italia contribuisca anche sul piano militare agli aiuti".
"Una resa di Kiev non sarebbe pace ma invasione"
"Al di là della facile propaganda sulla pace", ha aggiunto, il cessate il fuoco ha due sole "condizioni possibili: che uno dei due" belligeranti "si arrenda o che vi sia uno stallo nel conflitto". "Per conseguire una pace giusta l'Italia deve continuare a fare la sua parte", ha sottolineato, spiegando che il nostro Paese è "impegnato nella consegna" dei materiali militari previsti dal quinto decreto "che dovrebbe ultimarsi entro dicembre".
"Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l'Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio".
Più Italia in Europa
Quanto al ruolo di Roma nell'Eurozona: "Il nostro obiettivo, piuttosto che più Europa in Italia, è più Italia in Europa, come si conviene a una grande nazione fondatrice", ha osservato Meloni. "Noi - ha proseguito - abbiamo sempre dibattuto, a volte con decisione, veemenza, attorno all'ipotesi che in Italia dovesse esserci più o meno Europa. Quasi mai ci siamo chiesti se in Europa dovesse esserci più o meno Italia".
Insoddisfatti sul tema energia
Sul dossier energia poi Meloni torna a ribadire che "la proposta della Commissione europea sul tetto dinamico al prezzo del gas è insoddisfacente, perché inattuabile alle condizioni date". "Per noi - ha proseguito - è fondamentale porre argine alla speculazione".
"La posta in gioco per l'Europa sull'energia è molto alta, deve proteggere le sue famiglie e le sue imprese", ha sottolineato.