AGI - "Le sfide non si affrontano da soli". Questo il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento in collegamento video al Festival delle Regioni e delle Province autonome. Il premier ha affermato di "credere nella collaborazione degli enti locali" e ha sottolineato che "bisogna rafforzare il senso di appartenenza nazionale".
"Alla miopia del passato è bene che non aggiungiamo l'egoismo del presente", ha dichiarato Meloni, osservando che la riforma del Titolo V della Costituzione "invece di semplificare, su molte materie ha aumentato la conflittualità tra poteri dello Stato" e "il contenzioso è cresciuto ulteriormente negli ultimi anni". Tema "prioritario" è il potenziamento del Servizio sanitario nazionale, a partire ovviamente dalla necessità di favorire una sanità più vicina ai territori e un utilizzo più corretto ed efficiente delle risorse del Fondo sanitario nazionale".
"Un nuovo modello di collaborazione"
"Prima di fughe in avanti occorre un confronto su competenze e funzioni chiari, da fare insieme e senza pregiudizi", ha proseguito Meloni, spiegando che "il governo vuole lavorare a un nuovo modello di collaborazione a partire dal coordinamento tra politiche statali e regionali, sfruttando tutte le opportunità offerte dalle risorse del Pnrr".
"Ricordo le critiche mosse da molti presidenti di Regione al tempo sul mancato coinvolgimento delle Regioni nella redazione del Piano, così come ricordo le critiche che io stessa, per prima, in un'altra veste, ho mosso in Parlamento, nella scorsa legislatura, sulla stessa materia, sul coinvolgimento mancato di un Parlamento che si trovava a votare un testo appena consegnato senza avere il tempo di approndirlo", ha poi detto il presidente del Consiglio a proposito dei rilievi giunti dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. E "anche sugli interventi previsti nel Pnrr dovremmo valutare le priorità, perché ovviamente il costo delle materie prime mette a serio rischio la realizzazione di questi interventi", ha aggiunto.
"Le criticità strutturali che dobbiamo affrontare sono figlie di politiche poco lungimiranti del passato", chiarisce Giorgia Meloni, tornando a ribadire che, per esempio, "sul tema del'energia, l'Unione europea e diversi Stati membri, tra cui l'Italia, hanno preferito aumentare via via il livello di dipendenza da altre nazioni invece di realizzare misure per l'indipendenza energetica. Oggi noi paghiamo e dobbiamo fare quel che possiamo per rimediare, almeno lavorando a soluzioni comuni e strutturali". Il Pnrr, ha continuato, "è un'eredita' importante, però ovviamente è un'eredita' importante se quelle opportunità non vanno perse ed è per questa ragione che il governo, a pochi giorni dall'insediamento, ha deciso di riattivare la cabina di regia per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi, coinvolgendo tutti gli attori in campo".
"L'Autonomia differenziata non lasci indietro nessuno"
Un passaggio anche sul tema dell'Autonomia differenziata, particolarmente caldo nella maggioranza. Meloni ha assicurato l'intento di "favorirne l'attuazione, in tempi rapidi, in un quadro più ampio di riforme, a nostro avviso tutte fondamentali per rafforzare e ammodernare l'attuale assetto istituzionale dello Stato" e l'obiettivo è quello di "una maggiore responsabilizzazione per tutti, Regioni, enti locali, Stato". "Ma l'Autonomia differenziata - avverte il presidente del Consiglio - non sarà mai un pretesto per lasciare indietro alcune parti del territorio italiano. Lavoreremo per una sua attuazione virtuosa".