AGI - La Camera ha approvato la mozione del centrodestra, quella del Pd e parte di quella Azione-Iv sul conflitto russo-ucraino. Bocciata con 193 'no' e 46 si' la mozione M5s; respinta anche la mozione dell'Alleanza Verdi-Sinistra con 54 voti favorevoli e 54 contrari.
Accolta parte della mozione Azione-Iv, ad eccezione del passaggio in cui si chiedeva al governo di "proseguire senza riserve l'attività di sostegno, economico e militare, a Kiev e al popolo ucraino, in continuità con le azioni intraprese e i provvedimenti adottati dall'Esecutivo guidato da Mario Draghi, anche mediante l'invio di nuovi equipaggiamenti bellici, tenendo opportunamente informato il Parlamento sulle decisioni che si intenderanno assumere".
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— MoVimento 5 Stelle (@Mov5Stelle) November 30, 2022
Via libera anche a tutti gli impegni della mozione Pd, sui quali il centrodestra si è astenuto. Approvato anche il testo presentato dal centrodestra. Tra i punti qualificanti delle mozioni presentate, il M5s chiedeva al Governo di "illustrare preventivamente alle aule parlamentari l'indirizzo politico da assumere in occasione di consessi di carattere internazionale riguardanti il conflitto Russia-Ucraina, compreso quello concernente l'eventuale invio di forniture militari, al fine di tenere conto degli indirizzi dalle stesse formulati".
Di segno opposto la mozione Azione-Iv che chiede di "proseguire senza riserve l'attività di sostegno, economico e militare, a Kiev e al popolo ucraino, in continuià' con le azioni intraprese ed i provvedimenti adottati dall'Esecutivo guidato da Mario Draghi, anche mediante l'invio di nuovi equipaggiamenti bellici, tenendo opportunamente informato il Parlamento sulle decisioni che si intenderanno assumere".
Il Terzo Polo chiede anche di "adottare iniziative di competenza per esigere dalle autorità russe l'immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari entrate illegittimamente in Ucraina dopo il 24 febbraio 2022, in modo da aprire la strada ad un vero 'cessate il fuoco', ad un dialogo fra le parti che rispetti il principio della piena sovranita' e integrita' territoriale dell'Ucraina nonché a negoziati di pace equi".
Un "cambio di passo netto" in direzione del cessate il fuoco e dell'avvio di un serio negoziato di pace chiede invece la mozione di Alleanza Verdi - Sinistra Italiana: "Cambiare strategia e approccio dando priorita' alla costruzione di un processo di pace e all'attivazione di canali negoziali", si legge nel documento. Di conseguenza "interrompere la fornitura di equipaggiamento militare, concentrando tali risorse sull'assistenza umanitaria e la ricostruzione".
Il testo della mozione unitaria di centrodestra impegna il governo, tra l'altro, "a sostenere le iniziative normative necessarie a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l'autorizzazione, previo atto di indirizzo delle Camere, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell'Ucraina nei termini e con le modalità stabilite dall'articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022, numero 14" e "ad assumere tutte le iniziative necessarie per conseguire l'obiettivo di una spesa per la difesa pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo entro il 2028, anche promuovendo, nel quadro della riforma del Patto di stabilità e crescita, l'esclusione delle spese per gli investimenti nel settore della difesa dal computo dei vincoli di bilancio e a incrementare le risorse umane e finanziarie destinate alla politica estera, quale strumento fondamentale per tutelare l'interesse nazionale".
L'emendamento del Pd, infine, prevede di continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine con "tutte le forme di assistenza necessarie" assicurando "il diritto all'autodifesa" ma lavorare anche per "una Conferenza di pace".
Ancora: adoperarsi per l'immediato cessate il fuoco, il ritiro di tutte le forze militari russe. Infine, prevedere il "necessario e ampio coinvolgimento delle Camere" sugli sviluppi della guerra prevedendo che l'impegno dell'Italia nel sostegno a Kiev sia oggetto di un apposito provvedimento legislativo.