AGI - Due ore di riunione tra i leader di Verdi e Sinistra Italiana, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, e Aboubakar Soumahoro per decidere del destino politico dell'ex bracciante non sono state sufficienti. Sospensione o espulsione del deputato dal gruppo parlamentare o dal partito erano state esplicitamente escluse da Bonelli. Il deputato ha preso la sua decisione: autosospensione dal gruppo Verdi-Sinistra Italiana, ma il caso è ancora sul tavolo.
Mentre l'inchiesta della procura di Latina va avanti, e il clamore sociale e mediatico della vicenda che ruota intorno all'attivista dei diritti dei migranti che nel 2020 aveva fondato la Lega dei braccianti nel nome di Giuseppe Di Vittorio è sempre maggiore.
La vicenda
Il caso Aboubakar Soumahoro scoppia a metà novembre, circa un mese dopo il suo ingresso in Parlamento e la sua presenza a Catania per difendere lo sbarco di migranti dalla Ocean Viking.
La procura di Latina apre un fascicolo su due coop, Karibou e Consorzio Aid, la prima gestita dalla suocera, Maria Terese Mukamitsibdo, e l'altra dalla moglie del deputato, Liliane Murakatete. L'indagine è in linguaggio tecnico a modello 45, non ci sono cioè né persone iscritte nel registro degli indagati né ipotesi di reato contestate. È semplicemente in una fase di acquisizione di informazioni.
La denuncia
Tutto parte dalla segnalazione di un sindacato, Uiltcs, per stipendi non pagati a 26 dipendenti delle coop anche per 2 anni e dopo che alcuni minorenni hanno messo a verbale di essere stati maltrattati e privati di acqua e luce nelle strutture delle due cooperative pontine.
Un lavoratore sostiene anche che gli è stato chiesto loro di produrre fatture false per essere pagato. Dichiarazioni vengono acquisite dagli inquirenti (con i pm lavorano i carabinieri), ma anche documenti, screenshot di chat tra dipendenti e vertici delle due cooperative.
E anche il materiale prodotto dalle inchieste girnalistiche ha buone probabilita' di finire sotto la lente di ingrandimento della magistratura.
I sacchi di documenti nella spazzatura
E poi ci sono i documenti trovati in 8 sacchi della spazzatura abbandonati nei cassonetti di Sezze, la cittadina laziale in cui ha sede la cooperativa Karibou guidata da Maria Terese Mukamitsibdo, suocera del deputato e presidente del Cda che ha nel board Liliane Murakatete moglie di Aboubakar Soumahoro.
La difesa
Le due coop fanno sapere ai media che i pagamenti non sono solo stati effettuati perché non era arrivato il denaro di appalti, attraverso la prefettura di Latina, da Regione Lazio e dai Comune di Latina e Roccagorga.
A Repubblica moglie e suocera si difendono imputando il mancato pagamento al fatto che non è stato ancora versato dagli enti locali quanto dovuto per progetti e che lui è estraneo alla gestione delle cooperative e non al corrente di ciò che vi accade.
I conti
Circa 400.000 euro i debiti retributivi e contributivi delle due cooperative impegnate in progetti contro il caporalato lo sfruttamento organizzati dallo Sprar, Regione Lazio e e altri enti, ma anche a fornire mediatori linguistici e sanitari per l'accoglienza e l'integrazione, secondo Uiltucs.
Karibou secondo indagini de 'Il fatto quotidiano' a bilancio a fine 2021 aveva debiti totali per 2,26 milioni di euro, e incassi azzerati rispetto al 2020 chiuso con 2,5 milioni di euro. Consorzio Aid invece ha ricavi per 716.000 euro, una perdita di 65.000 euro e debiti totali per 260.000 euro.
Il deputato
Aboubakar Soumahoro in un post social con video lo ripete: "Non c'entro niente con tutto questo. Non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine dell'Arma dei carabinieri di cui ho sempre avuto e avrò fiducia".
Ma dice anche di "non consentire a nessuno di infangare la mia integrità morale". Intanto alla Camera non risponde ai cronisti che lo inseguono. Dirà la sua stasera a 'Piaza Pulita' su La7.
Il bluff secondo la Caritas di Foggia
È don Andrea Pupilla, presidente della Caritas di San Severo (Foggia) dalla Puglia a raccontare ai giornalisti che nonostante Aboubakar Soumahoro si sia fatto riprendere nei panni di Babbo Natale l'anno scorso mentre andava a portare regali bambini, "nel ghetto di Torretta non ce ne sono e a Borgo Mezza, l'insediamento in cui ha fatto il video, i bambini sono molto pochi".
Le interrogazioni
Due interrogazioni sono state presentate in questi giorni dal vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, l'ultima il 23 novembre scorso, dopo la trasmissione 'Striscia la notizia', chiedendo "di far chiarezza anche sulle vicende di sfruttamento denunciate nel servizio, ho chiesto anche e se la 'Lega Braccianti' abbia ottenuto altri contributi pubblici e eventualmente come siano stati spesi".