AGI - Non sono bastate due ore di riunione tra i leader di Verdi e Sinistra Italiana e Aboubakar Soumahoro per decidere del destino politico dell’ex bracciante finito in una tempesta mediatica per il caso delle coop di Latina. I partecipanti al vertice hanno deciso di aggiornare la riunione a giovedì.
In mattinata, il verde Angelo Bonelli escludeva la possibilità di una sospensione o espulsione del deputato dal gruppo parlamentare o dal partito, ma il “film” della giornata racconta di una tensione e di un malessere crescenti.
Incollato al telefono, Soumahoro respinge, sempre con un sorriso amaro sulle labbra, i tentativi di approccio dei cronisti che lo incrociano nei corridoi di Palazzo Montecitorio.
Il caso della coop gestita dai suoi famigliari è stato vissuto dal deputato dell'Alleanza Verdi - Sinistra nel modo che tutti hanno potuto vedere nel video postato domenica su Facebook.
"Che cosa vi ho fatto, così mi uccidete", le parole pronunciate fra le lacrime. Un video che, tuttavia, non basta a fermare l'onda di polemiche che rischia di travolgerlo, almeno politicamente. Angelo Bonelli, ‘regista’ della sua candidatura, assicura che non ci sarà alcuna sospensione.
Ma un chiarimento è necessario. E, al termine dei lavori dell'Aula di Montecitorio - terminati con la commemorazione di Roberto Maroni - Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e l'ex sindacalista dei braccianti si riuniscono, per fare il punto politico sulla vicenda. La fiducia nella magistratura è totale, viene spiegato, ma Soumahoro, c'è da sottolineare, al momento non risulta nemmeno indagato.
"Io penso che si debba sempre tenere distinta, in molto netto, la vicenda giudiziaria dal dibattito politico", sottolinea Nicola Fratoianni: "Peraltro, da quel che leggiamo, pare che" la vicenda giudiziaria, "neanche lo coinvolga direttamente. E comunque su quel terreno lavora la magistratura, lavora chi fa le indagini". È, quindi, a livello politico, "sulle questioni del diritto del lavoro" che, per Fratoianni, "è giusto avere un confronto diretto" per trarre le necessarie conseguenze.
Intanto, però, da parte della maggioranza arrivano le prime iniziative parlamentari. Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, presenta una nuova interrogazione che prende le mosse da quanto fatto vedere nella trasmissione Striscia la Notizia.
"Ho depositato una ulteriore interrogazione sulle vicende che riguardano i possibili casi di sfruttamento di lavoratori stranieri impegnati nel settore agricolo a Latina e altrove, spiega Gasparri.
"Si tratta delle vicende sulle quali ci sono state polemiche che hanno interessato il neo deputato Aboubakar Soumahoro. Tra l'altro, ho appreso con meraviglia dalla lettura dei giornali che la formazione politica di cui fa parte si sta interrogando sulla compatibilità di alcune sue condotte con l'appartenenza a quelle stesse organizzazioni politiche della sinistra. Ho chiesto quindi di sapere se, rispetto all'accusa di due ex soci del deputato nella 'Lega Braccianti', i ministeri competenti intendano fare chiarezza sui fondi raccolti che dovevano essere impiegati per sostenere i lavoratori in difficoltà e che in parte, circa 180 mila euro, non sarebbero stati rendicontati".
Un "processo mediatico" stigmatizzato dal deputato e vice segretario di Azione, Enrico Costa. "Aboubakar Soumahoro potrà avere tutte le colpe del mondo, ma il processo mediatico è pazzesco. Accusa, istruttoria, sentenza in tre giorni sulla stampa. Non mi stupisco di Bonelli e Fratoianni, ma di tanti tifosi della presunzione d'innocenza che attaccano con la bava alla bocca".