AGI - Ci sono anche i temi del 25 aprile al centro di un'intervista a "La Stampa" del presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Le celebrazioni del 25 aprile? Dipende - sottolina La Russa - certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra. Non ho avuto difficoltà come ministro della Difesa a portare una corona di fiori al monumento dei partigiani al cimitero Maggiore di Milano, e non era un atto dovuto".
Darei la vita piuttosto che perdere la libertà.
— Ignazio La Russa (@Ignazio_LaRussa) October 28, 2022
Darei la vita per difendere la libertà. pic.twitter.com/5ZMYumpE0d
Per quanto riguarda le contestazioni sul suo ruolo politico, da seconda carica dello Stato, La Russa rivendica "di poter mantenere la promessa solenna davanti al Senato di essere presidente di tutti, sforzandomi di garantire sia maggioranza che opposizione. Solo a me hanno cominciato a guardare dove metto i piedi! Ricordo che Bertinotti, Fini e Casini erano capi di partito e facevano i Presidenti della Camera. Oppure ricordo il Presidente del Senato Forlani: altro che La Russa! Per quanto mi riguarda, si devono abituare: se nella forma sarò meno paludato, nella sostanza potete stare sicuri che saprò essere imparziale e possibilmente non del tutto escluso del tutto dalla vita politica".