AGI - Innalzare il tetto massimo del contante dagli attuali 2mila euro fino a 10mila. È la proposta di legge depositata alla Camera dal leghista Alberto Bagnai.
Una notizia che scatena la dura reazione delle opposizioni, che accusano il partito guidato da Matteo Salvini e tutto il centrodestra di governo di voler fare un favore a mafie e evasori. Ma la Lega tira dritto, difende la misura e nega che vi sia alcuna correlzione con un aumento delle tasse non pagate.
A mettere il suggello definitivo sulla misura è la presidente del Consiglio in persona. Nelle repliche in Senato dopo il dibattito sulla fiducia, Giorgia Meloni non solo difende la proposta e annuncia che diventerà legge ("Confermo che metteremo mano al tetto al contante"), ma controbatte alle critiche del Pd citando le parole dell'ex ministro del governo Renzi prima e del governo Gentiloni poi, Pier Carlo Padoan.
"'Ci sono Paesi in cui il limite non c'è e l'evasione fiscale è bassissima'. Non siete d'accordo? Sono parole di Padoan, e io sono d'accordo con il ministro del Pd".
E a dar manforte alla misura arriva anche uno dei fedelissimi della presidente del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, che fornisce un timing preciso: "Lo faremo già nella prima legge di bilancio", assicura. Per poi ricordare: "L'aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di Fratelli d'Italia, del centrodestra", e "non ha nessun collegamento con la lotta all'evasione. C'è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto".
Anche il responsabile del dipartimento Attività Produttive della Lega, Massimo Bitonci, nega ripercussioni negative derivanti dalla misura: "E' un'iniziativa di buonsenso che avvicina l'Italia a livello di diversi altri Paesi europei. La battaglia della sinistra contro il contante è puramente ideologica, polemiche strumentali senza fondamento. Diversi dati hanno dimostrato che, incrociando i dati di Paesi con o senza tetto al contante, non esiste una correlazione diretta tra livelli di evasione fiscale".
Proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 26, 2022
Meno burocrazia, più libertà. pic.twitter.com/jzuA9Qi7Fe
A sostegno dell'iniziativa interviene lo stesso Salvini, che sui social scrive: "Una proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei. Meno burocrazia, più libertà".
Al momento la soglia è fissata a 2.000 euro, per effetto di una modifica inserita nell'ultimo decreto Milleproroghe che aveva posticipato l'entrata in vigore del tetto a 1.000 euro dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. Contro la proposta leghista insorgono Pd, M5s e sinistra. Anche il Terzo polo non risparmia critiche.
Ma Meloni non retrocede, anzi: "In questi anni abbiamo assistito a una discussione molto ideologica sul tema, collegando sempre il tema dell'utilizzo del denaro contante al fenomeno dell'evasione fiscale. Lo dirò con chiarezza: non c'è correlazione tra intensità del limite del contante e diffusione dell'economia sommersa", scandisce in Aula la presidente del Consiglio.
Inoltre, prosegue Meloni, "strumenti di questo genere, in un mercato come quello europeo, funzionano se sono uguali per tutti. La nostra economia europea di riferimento, la Germania, non ha un tetto al contante. L'Austria, che confina con noi, non ha un tetto al contante. In questo schema noi rischiamo di non favorire la nostra competitività".
Il Pd, però, non demorde: "Meloni difende la decisione di quintuplicare il tetto al contante citando la Germania, Paese dove enormemente inferiore è il peso dell'economia criminale e dell'evasione fiscale. Un paragone senza capo né coda: ha scelto un argomento sbagliato in difesa di un'idea sbagliata", replica il dem Dario Parrini.
Aumento del contante e annuncio del condono significa più evasione.
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) October 26, 2022
Quindi o aumento del debito, o tagli ai servizi o nuove tasse.
Intanto le mafie e gli evasori ringraziano.
"Aumento del contante e annuncio del condono significa più evasione. Quindi o aumento del debito, o tagli ai servizi o nuove tasse. Intanto le mafie e gli evasori ringraziano", sostiene l'ex ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Per il leader M5s alzare il tetto del contante serve a "premiare chi va in giro a fare pagamenti con 10mila euro di banconote in una valigetta". Per di più, sostiene Giuseppe Conte, "uno studio di Bankitalia certifica che alzare il tetto del contante aiuta l'evasione fiscale. Ci opporremo fortemente a questa misura. Non vogliamo favorire malaffare e corruzione".
Il leader di Azione, Carlo Calenda, osserva: "La linea di politica fiscale di Salvini è nota fin dall'inizio: evasione, condoni e ognuno si faccia i fatti suoi...". Quanto alla proposta, "è una stupidaggine in un Paese che ha la nostra evasione fiscale" ma "tutto l'impianto loro è quello. La presidente del Consiglio dia un chiarimento su cosa ha intenzione di fare".
Il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni mette in fila i puntini: "Ieri il condono per gli evasori fiscali, oggi l'innalzamento del tetto per il contante. Questa destra ha una chiara preferenza per il colore nero. A partire da quello che fanno le mafie e gli evasori".
E i coportavoce di Europa verde, Angelo Bonelli e Eleonora Evi, chiosano: "E' una proposta irricevibile. Un vero e proprio regalo alle mafie, che stimola il riciclaggio di denaro sporco".