AGI - Squillante per chi arriva, pungente per chi lascia. E' la campanella, un campanellino d'argento che simboleggia il passaggio di consegne tra il presidente del Consiglio uscente e il nuovo inquilino di palazzo Chigi.
In realtà esiste da decenni, ma solo dal 1996 è diventata una star. La campanella è realizzata in argento con incisa la scritta 'Il Presidente del Consiglio dei ministri' e da venticinque anni a ogni cambio di governo viene consegnata dal premier uscente a quello nuovo. Per lungo tempo questo scambio è stato fatto nel chiuso dello studio del presidente del Consiglio, con un colloquio in cui chi lascia aggiorna chi arriva sui principali dossier aperti.
Poi nel 1996 Romano Prodi vince le elezioni e deve subentrare a Lamberto Dini. Nessuno dei due è amante delle cerimonie fastose, ma i media sono sempre più presenti, la campagna elettorale ha vissuto momenti di grande attenzione mediatica con i duelli tv tra il leader dell'Ulivo e Silvio Berlusconi. Il mondo è cambiato e ama i dettagli e le curiosità. E così Massimo Sgrelli, storico capo del Dipartimento del Cerimoniale di Stato di Palazzo Chigi, si pone il problema "di come far vedere e comunicare all'esterno questo importante momento istituzionale" e quindi, ha raccontato in un'intervista, escogita "la stretta di mano e il passaggio della famosa campanella del Consiglio dei ministri davanti ai fotografi".
La prima volta tutto avviene comunque senza grandi clamori, ma ormai è considerato un momento simbolico importante e davanti al 'set' allestito nella sala delle Galere a palazzo Chigi si affollano giornalisti, fotografi e cameraman contenuti da un cordone bordeaux di sicurezza. La campanella viene portata su un vassoio anch'esso d'argento da un commesso di palazzo Chigi in guanti bianchi. Poi il presidente del Consiglio uscente la porge al suo successore, a cui stringe la mano, con sorrisi a favore di telecamera e lo sfondo di tre bandiere: quella europea, quella italiana e lo stendardo con il simbolo del governo. Negli anni sono diventati celebri lo scambio della campanella tra un algido Enrico Letta e un entusiasta Matteo Renzi, e la battuta di Silvio Berlusconi nel consegnare il simbolo del governo a Romano Prodi nel 2006: "la suonavo da chierichetto dei salesiani".
Recentemente si è dovuto sbrogliare un impiccio cerimoniale quando Giuseppe Conte, nel 2019, è succeduto a se stesso. "Se fossimo a teatro potrebbe mettersi innanzi ad uno specchio. Ma a Palazzo Chigi non si può", ha spiegato Sgrelli, che ora presiede il Comitato Scientifico dell'Accademia del Cerimoniale. Il busillis si è risolto facendo consegnare la campanella al premier dal segretario generale Roberto Chieppa. Ora, con lo scambio tra Mario Draghi e Giorgia Meloni: per la prima volta, la campanella sarà suonata da una donna.