AGI - Antonio Tajani, 69 anni, è fin dalla sua fondazione l'uomo europeo di Forza Italia. Romano di origini ciociare, al seguito del padre ufficiale dell'esercito ha vissuto in Francia da bambino, per concludere gli studi a Roma dove si è laureato in Giurisprudenza alla Sapienza.
In gioventù milita nel movimento monarchico; ufficiale dell'aeronautica e poi giornalista, scrive per "Il Settimanale"; conduce il Giornale radio 1 alla Rai; è responsabile della Redazione Romana de "Il Giornale" e come giornalista è inviato fra l'altro in Libano, Unione Sovietica e Somalia.
Fonda con Silvio Berlusconi Forza Italia e viene subito eletto parlamentare europeo: lo sarà per 5 legislature, con la pausa di quando fa parte della Commissione europea, fino allo scorso 12 ottobre. Nel frattempo, è stato il Commissario italiano nell'esecutivo comunitario in due diverse Commissioni Ue guidate entrambe dal portoghese Josè Barroso.
Dal 2008 sostituisce Franco Frattini (che viene nominato ministro degli Esteri) e assume la responsabilità dei Trasporti, oltre ad essere uno dei vicepresidenti; nel 2010 viene nominato Commissario all'Industria e Turismo e rimane vicepresidente.
Commissario molto attivo in entrambi i casi, ha fra l'altro promosso l'adozione del nuovo regolamento dei trasporti e una maggiore tutela dei diritti dei passeggeri, mentre nel secondo mandato ha sostenuto il settore del turismo europeo e ha fra l'altro condotto da Bruxelles una lunga battaglia contro i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione in Italia, penalizzanti soprattutto per le piccole e medie imprese.
La sua carriera nelle istituzioni Ue è culminata con la presidenza, per i due anni e mezzo della seconda metà della Ottava legislatura, del Parlamento europeo (dal 2017 al 2019); successivamente, come vicepresidente del Partito popolare europeo (lo era gia' stato nei primi anni 2000) ha partecipato a tutte le riunioni preparatorie dei vertici Ue.
All'inizio del 2021, Tajani è nominato da Berlusconi coordinatore unico nazionale di Forza Italia, affiancato da Anna Maria Bernini come vice-coordinatrice nazionale, con l'obiettivo di coordinare lo sviluppo di Forza Italia sul territorio.
All'inizio di quest'anno, al Parlamento europeo, Tajani è stato rieletto per acclamazione presidente della Commissione per gli Affari Costituzionali, ma alle elezioni del 25 settembre diventa deputato grazie ai 105 mila voti con cui si è aggiudicato il collegio uninominale di Velletri. Nel suo ultimo discorso a Strasburgo, prima di salutare dopo quasi trent'anni il Parlamento europeo, ha parlato della guerra in Ucraina.
"Mai come in questo momento serve un'Europa forte, coesa, unita, che faccia scelte comuni per difendere lo Stato di diritto, per difendere l'indipendenza dell'Ucraina, per impedire che i totalitarismi in tutto il mondo prevalgano sulle democrazie - ha detto - Ecco perché serve una Europa credibile anche per quanto riguarda la politica energetica. Ci siamo sempre battuti per avere un tetto al prezzo del gas, non possiamo regalare alla Federazione Russa una divisione che metta in difficoltà famiglie e imprese. Ecco perché dobbiamo anche combattere le speculazioni sul prezzo del gas, controllando quello che succede alla Borsa di Amsterdam. Insomma un'Europa politicamente forte".
Ha voluto poi congedarsi da quell'aula che lo ha visto tante volte protagonista tenendo a "confermare l'impegno per un'Europa politica, per un Parlamento piu' forte che abbia potere di iniziativa legislativa, perche' si possa, nei prossimi anni, tutti quanti noi continuare ad essere fieri cittadini europei".