AGI - "Per quanto riguarda il semestre in corso, l'attuazione procede più velocemente dei cronoprogrammi originari". La conferma arriva dal Presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, nella relazione sullo stato di attuazione del Pnrr, inviata alle Camere. Draghi spiega che "la fine della legislatura ha richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che, dopo le elezioni, si potesse ripartire da una posizione il più avanzata possibile".
"La prima fase di attuazione del Piano, dedicata soprattutto al disegno e all'approvazione delle riforme, si sta esaurendo", aggiunge. "Nei prossimi mesi e anni occorre attuare queste riforme sul campo, monitorando continuamente i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi quantitativi indicati nel PNRR".
Per gli investimenti "la fase relativa alle procedure pubbliche per l'assegnazione delle risorse ai soggetti attuatori è in gran parte terminata: occorre ora fare in modo che gli investimenti siano portati a termine nei tempi e nei modi previsti, assicurando che le risorse europee siano spese in modo trasparente e onesto".
Draghi aggiunge: "Il Governo ha adottato le misure necessarie a favorire una efficace attuazione del Piano. Sin dall'inizio sono state previste forme di supporto e assistenza per gli enti attuatori, garantendo già dalla fase di progettazione degli interventi il sostegno delle società partecipate pubbliche. Per rispondere all'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, sono stati rafforzati gli strumenti per adeguare i costi delle opere".
"È stato inoltre assicurato - sottolinea - un incisivo sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi anche al fine di evitare frodi e infiltrazioni criminali. Il lavoro di attuazione deve continuare nei prossimi anni, fino alla fine del Piano, con la stessa forza ed efficacia, seguendo il metodo, consolidatosi nei mesi passati, incentrato sull'attento monitoraggio di obiettivi e tempi di realizzazione, in un contesto di leale e fattiva collaborazione".
Fitch: "Per una crescita efficace usare i fondi del Pnrr"
Il nuovo governo italiano erediterà un punto di partenza fiscale piu' forte del previsto, ma il rilancio della crescita, anche attraverso l'efficace dispiegamento dei fondi NextGenerationEU (Ngeu), rimane fondamentale per ridurre il debito. Lo afferma Fitch Ratings in una nota sull'Italia (BBB/Stable).
L'agenzia sottolinea come "sarà importante sia per la crescita che per il sentiment del mercato" l'approccio del "prossimo governo a qualsiasi potenziale rinegoziazione" del Pnrr avvertendo che "le modifiche al piano" abbiano una portata "limitata". La crisi energetica e i vincoli fiscali che l'Italia deve affrontare, prosegue la nota di Fitch, "rendono i fondi Ngeu ancora più importanti per migliorare le prospettive di crescita".
#Macroeconomic projections for central and eastern European (#CEE) sovereigns have worsened significantly owing to the #energy crisis.
— Fitch Ratings (@FitchRatings) October 5, 2022
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"Meloni e altri dirigenti di FdI hanno espresso il desiderio di rinegoziare parti del Piano italiano di ripresa e resilienza (Pnrr), ma non hanno specificato quali. Riteniamo improbabile che la Commissione europea dimostri molta flessibilità sulle riforme strutturali. Ciò significa che c'è solo un percorso stretto per la rinegoziazione del Pnrr, con il rischio di un confronto che porta solo a piccoli cambiamenti", conclude.