AGI - La distribuzione dei consensi di Fratelli d'Italia alle elezioni legislative mostra che la formazione di Giorgia Meloni, che nel 2018 era ancora un partito "per lo più laziale", ha ora un profilo "totalmente nazionale", laddove la Lega, al contrario, "ha perso l'appeal nazionale", il che "abbassa il costo di sacrificare Salvini".
È la lettura della distribuzione geografica del voto offerta da Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, in un incontro con la stampa. "La Lega, su valori modesti, torna a essere il partito del Nord, perde l'avanzamento che aveva sviluppato al Centro-Sud, concentra i consensi in Lombardia e Veneto e quasi sparisce dalla Toscana in giu'", osserva Pregliasco.
Anche nelle sue roccaforti tradizionali, il Carroccio sembra però "aver perso tutto quello che era il suo insediamento storico", in particolare il ruolo di voce della piccola e media imprenditoria.
In Veneto, in particolare, "FdI ottiene il doppio della Lega, che diventa il terzo partito". Secondo Pregliasco, Meloni è riuscita a "interpretare il tema della rappresentanza sociale della piccola industria e dell'artigianato, che avevano guardato in passato a Forza Italia e Lega e ora premiano la leadership più forte, che un tempo aveva riguardato Salvini e ora riguarda Meloni".
Nondimeno, "la Lega ha scelto bene i collegi uninominali dove correre". Va sottolineato, infatti, come dei 65 seggi assegnati al Carroccio alla Camera ben 42 sono stati conquistati nei collegi uninominali, laddove FdI, pur con una percentuale di consensi tre volte maggiore, ha raccolto 49 scranni nei collegi uninominali e 69 in quelli plurinominali. Forza Italia, da parte sua, ha goduto di "una forte spinta al Sud" ed è "ancora più spostata sull'asse calabrese-siciliano".