AGI - L'obiettivo di fermare la destra e di riportare Mario Draghi a Palazzo Chigi non è stato raggiunto. Ma il Terzo polo riparte da un risultato che Carlo Calenda definisce "molto positivo", perché "in meno di due mesi è stata costruita una casa per i cittadini liberali, popolari e riformisti che non vogliono vivere in un Paese populista, fondato sui sussidi e sulle regalie".
Il leader di Azione riappare in pubblico dopo il voto delle politiche. Per tutta la notte non aveva commentato il risultato ottenuto. Un silenzio rotto solo a metà mattina con un lungo comunicato. Matteo Renzi è invece Giappone per partecipare ai funerali di Stato dell'ex premier Shinzo Abe, ma tra i due l'intesa regge e i contatti restano frequentissimi. Ora, spiega l'ex ministro e manager, il traguardo da superare nel corso della legislatura che sta per iniziare è quello di costruire un polo del "buon governo, del pragmatismo e della serieta'".
La base è solida: il 7,8% dei consensi è visto in Azione e in Italia viva come un trampolino per fare bene. Il primo punto del nuovo programma è quello di aprire un "cantiere" che dovrà portare in tempi brevi alla nascita di "un grande partito liberale e riformista" per evitare "il rischio mortale" rappresentato da una politica fatta da chi "urla di più, promette di più e realizza di meno, che ha fatto declinare l'Italia".
Un partito che non sarà solo l'unione dei due movimenti creati da Calenda e Renzi, ma che sarà aperto a tutti coloro che si riconoscono in quella prospettiva; anche a +Europa, se vorrà, e a Emma Bonino, che rimarrà fuori dal Parlamento dopo essere stata "usata dal Partito democratico". Il confronto per mettere in campo questa "battaglia culturale" partirà da subito, già nelle prossime settimane, per far sì che la politica sia "interpretata come arte di governo, capacità di realizzare le cose e non una presa in giro", insiste Calenda.
Un partito, riassume Mariastella Gelmini, che dovrà rimanere lontano da chi fa promesse "che scassano i conti dello Stato". "La nostra - le fa eco Mara Carfagna - è una scommessa per offrire a un pezzo d'Italia che crediamo si allargherà sempre di più, una proposta europeista e pragmatica".
Le forze in Parlamento ci saranno. I risultati definitivi non sono ancora stati acquisiti, ma Azione e Iv non dovrebbero avere problemi per creare gruppi parlamentari unici tanto al Senato quanto alla Camera. L'opposizione che il Terzo polo attuerà sarà "intransigente", assicura Calenda. "Ricorderemo che in campagna elettorale hanno promesso 180 mld di vaccate che non riusciranno a realizzare".
Il governo di centrodestra "non durerà più di sei mesi e porterà l'Italia in un caos economico, gestionale, amministrativo e finanziario" riprede il leader di Azione, che auspica un "ravvedimento" di Meloni, Salvini e Berlusconi rispetto alle parole espresse nelle ultime settimane. "Il Paese ha scelto il populismo per l'ennesima volta. Noi siamo l'antitesi, non abbiamo flirtato nemmeno un secondo" con questo tipo di politica, prosegue Calenda che lega il successo ottenuto al discorso netto fatto agli elettori.
"Non è il Paese che non ci ha capiti; ha fatto una scelta come era nel suo assoluto diritto fare. Ma ora non è nel suo diritto dimenticare" perché il populismo, taglia corto, "lo abbiamo gia' visto con Salvini, con i 5 stelle, e lo rivedremo con Meloni". Il partito che nascerà dovrà anche tenersi lontano dal Partito democratico, "che riaprirà un rapporto con il Movimento 5 stelle", perché "ha dentro una pulsione populista che lo porterà ad esplodere". Questo il progetto che Azione e Italia viva lanciano meno di 24 ore dopo le elezioni che hanno porteranno al governo FdI, Fi e Lega. Una scelta che Calenda giudica "pericolosa e incerta. Ma in democrazia - conclude - l'elettore è il re".