AGI - Le prime pagine dei quotidiani italiani sono nette nei titoli di apertura, anche tenendo in considerazione le diverse sfumature legate alle linee editoriali delle singole testate, nel riconoscere la vittoria elettorale di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia. Il Corriere della Sera, il quotidiano più venduto in Italia, propone forse il titolo più conciso, che rileva un dato di cronaca e racconta la notizia politica: "Ha vinto Giorgia Meloni". Nel sottotitolo della prima pagina del giornale di via Solferino: "FdI oltre il 26% è il primo partito, al Pd meno del 20%, crolla la Lega, Fi in calo. In Parlamento maggioranza di centrodestra".
Anche Repubblica, tra le testate che nel corso della campagna elettorale hanno avanzato i maggiori dubbi sulla capacità di questo centrodestra di guidare il Paese, titola: "Meloni si prende l'Italia". Nei sommari: "Il Pd si ferma al 19,3%, il M5s terzo partito grazie all'exploit al Sud". Nell'editoriale Ezio Mauro parla di "una nuova stagione populista".
Apertura più politica per la Stampa, che titola: "L'Italia va a destra", con il sottotitolo "Meloni prenota Palazzo Chigi". Mentre la lettura del Fatto Quotidiano è "Meloni vince da sola, Conte tallona Letta". Con l'editoriale del direttore Marco Travaglio che analizza l'esito del voto per il centrosinistra e per l'esecutivo che verrà "Le lezioni politiche".
Il Sole 24 Ore come apertura sceglie "Maggioranza al centrodestra, Meloni vince, calo Pd, rimonta M5s". Il quotidiano economico mette in primo piano anche i dossier prioritari che è chiamato ad affrontare il nuovo governo: "Subito le partite europee su legge di bilancio e Pnrr, primo Dl sulle bollette". Per il Messaggero l'apertura è "Meloni verso Palazzo Chigi".
Con una nota politica dello storico Paolo Pombeni che parla del "tramonto della seconda Repubblica". Il Domani invece sceglie un titolo con una domanda: "Siamo davvero pronti?" in accompagnamento ad una caricatura della Meloni. L'editoriale del direttore Stefano Feltri: "Ci tocca già rimpiangere l'Italia di Mario Draghi".
Più netti i quotidiani con una sensibilità maggiormente affine all'elettorato del centrodestra. Il Tempo sceglie "Tocca a Giorgia", mentre per Libero "Sconfitta la Sinistra, liberi, adesso tocca a lei". L'incipit dell'editoriale del direttore Alessandro Sallusti parla di centrodestra che "dopo 14 anni torna a vincere le elezioni ed è maggioranza in Parlamento, allora a trainare fu Silvio Berlusconi, oggi è Giorgia Meloni".
Il Giornale sceglie invece"L'Italia s'è destra", con un occhiello: "Rivoluzione nelle urne". Il direttore Augusto Minzolini nell'editoriale parla di "Vincere per durare". Mentre per La Verità è "Il tempo della Meloni" dopo "11 anni di governo non scelti dagli elettori".