AGI - "L'Italia sarà sempre a fianco dell'Albania nel prossimo percorso", assicura Sergio Mattarella nel ricordare che "il futuro dell'Albania è in Europa e senza i Balcani occidentali il processo di unificazione dell'Europa sarebbe incompleto". Nel corso delle dichiarazioni congiunte al Palazzo delle Brigate con il Presidente di Albania, Bajram Begaj, Mattarella ribadisce la "grande sintonia, amicizia e collaborazione tra Albania e Italia".
Il Presidente della Repubblica si richiama anche al "legame accresciuto dalle comunità albanesi che vivono in Italia", come quella italiana nel Paese delle Aquile. "Abbiamo accolto con grande soddisfazione il traguardo storico dell'apertura del processo di adesione alla Ue. L'Europa, con qualche ritardo, ha saputo onorare le promesse fatte al popolo albanese e l'Italia si augura che il percorso venga completato velocemente", aggiunge.
La guerra e la crisi energetica
La crisi ucraina "desta grande preoccupazione" e "l'Italia continua a mantenere un grande sostegno all'Ucraina, alla sua indipendenza, alla sua sovranità, alla sua integrità territoriale".
#Tirana, il Presidente #Mattarella incontra il Presidente della Repubblica dell’#Albania Bajram #Begaj pic.twitter.com/Ksfs2fpGfo
— Quirinale (@Quirinale) September 8, 2022
"L'Italia - aggiunge - ritiene che sia necessario mantenere una forte pressione sulla Federazione Russa, attraverso le sanzioni, per creare finalmente condizioni che aprano spiragli di dialogo e di soluzioni condivise e di pace, per uscire dalla sciagurata iniziativa bellicista scatenata dalla Federazione Russa".
"Sul piano energetico - spiega Mattarella - la crisi che si sta sviluppando con l'aumento del prezzo del gas e delle fonti di energia è particolarmente grave. Questo richiede un ripensamento collettivo sulle fonti di approvvigionamento, naturalmente"
"Questa aggressione - prosegue il Presidente della Repubblica a proposito dell'invasione russa in Ucraina - ha anche provocato delle conseguenze economiche particolarmente gravi per tutti i Paesi europei, e non solo per quelli europei. In molti Paesi del Medio Oriente - annota infatti - ci sono anche gravi problemi alimentari"