AGI - "L'effetto combinato di questa legge elettorale e della riduzione del numero dei parlamentari fa sì che se la destra prendesse il 40 per cento, e il fronte opposto si dividesse in parti uguali, a Meloni, Salvini e Berlusconi andrebbero il 70% dei seggi. Per questo ho fatto un appello al voto utile: siamo gli unici che possono vincere nei collegi uninominali, è incontestabile". Lo afferma il segretario del Pd, Enrico Letta, in un'intervista a 'La Stampà.
Il leader dem dice 'no' all'idea lanciata da Meloni di una bicamerale per le riforme: "Il vero problema è l'obiettivo che hanno, inaccettabile. Io sono contro il presidenzialismo, lo trovo una scorciatoia insidiosa, il modo populista di dire ai cittadini: guardate, le cose non vanno bene, datemi tutti i poteri in mano e risolvo io. La verità è che sanno benissimo che non sarebbero in grado di governare un momento cosi' difficile e si stanno costruendo l'alibi perfetto per non farlo".
Con il taglio dei parlamentari si sarebbe dovuto cambiare la legge elettorale. Così le cose si sarebbero equilibrate. Abbiamo tentato. Non ce lo hanno permesso. Ora la riduzione dei seggi con questa legge maggioritaria rende il sistema maggioritario all’eccesso. Un rischio. #Rtl
— Enrico Letta (@EnricoLetta) September 7, 2022
Il comizio a Sassari
Parlando in sardegna, il leader dem aveva anche toccato il tema dei diritti civili. "L'altro giorno Salvini ha detto che il nostro modello di società, di famiglia è la famiglia ungherese che vuole Orban: in quel paese il governo ha elaborato piani in cui si dice che per il bene della società bisogna che le donne non abbiano un percorso di educazione superiore troppo marcato, perché così la società che non funziona più. Lo dico con tutta la forza che ho: non ci porteranno in Ungheria, non ci porteranno là".
"Siamo in grado di costruire un'idea di società che venga incontro all'idea di libertà delle persone", ha detto il segretario dem, "di autodeterminazione delle persone, l'idea che non ci sia una regola esterna che la politica impone".
E ancora: "Quando penso agli amici europei della destra italiana e immagino un'Europa in cui c'è l'Italia rappresentata dalla nostra destra, la immagino coi loro interlocutori naturali, che non sono Germania, Francia, Bruxelles. I loro 4 amici in Europa sono Vox in Spegna, Marine Le Pen in Francia, e i due al governo in Ungheria e Polonia. Le cose che uniscono questi quattro coi nostri due italiani, cioè Salvini e Meloni, alla fine sono tutte cose che hanno una chiara conseguenza: sono contrarie agli interessi dell'Italia".
"Questi sei partiti hanno tutti fatto il possibile perché non esistessero Next Generation Ue, Recovery Plan, Pnrr, Hanno votato in modo del tutto difforme in ogni occasione europea. Hanno voluto evitare che ci fosse l'idea di solidarietà europea. Che è, invece, esattamente l'idea di Europa che noi vogliamo".
"Per loro l'Europa della solidarietà è una bestemmia, per loro è un incontro fra nazionalismi", ha aggiunto Letta. Il nazionalismo è quanto di peggio ci possa essere, è cio' contro cui abbiamo costruito l'Europa. L'Europa l'abbiamo costruita per battere quei nazionalismi che, come diceva Mitterand nel suo ultimo discorso al parlamento europeo", ha ricordato il leader dem citando l'ex presidente francese, "il nazionalismo è la guerra, alla fine. Cio' che c'è che di peggio in Europa è tornare ai nazionalismi, cio' all'idea dell'uno contro l'altro"