AGI - Mancano appena tre settimane alle elezioni politiche di Camera e Senato del 25 settembre, la campagna elettorale corre forte, anche (e soprattutto) sui social media.
La comunicazione digitale è parte integrante e fondamentale della strategia elettorale, perciò è interessante capire come si stanno attivando i leader, quanti contenuti pubblicano e come crescono le rispettive basi follower; in particolare su Twitter, la piattaforma principale per orientare i focus tematici, interagire con le audience e con gli addetti ai lavori, opinion leader.
Senza dubbio, le attività sui social media dei followers - condivisioni e interazioni - hanno una notevole rilevanza ai fini della propagazione di un messaggio, sul web, ragion per cui i leader sono così presenti, quotidianamente, sui social media, pubblicando fino a 1.000 contenuti in 30 giorni (retweet inclusi), come ha fatto Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.
Sui social, in generale i leader a provocare il maggior numero di interazioni sono Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, ma su Twitter sono Fratoianni e Calenda a pubblicare contenuti con maggiore frequenza. La strategia di Fratoianni prevede un larghissimo utilizzo di contenuti condivisi, attingendo da altri autori sotto forma di retweet, mentre Calenda privilegia contenuti propri, pubblicandone circa 900 negli ultimi 30 giorni; si tratta del numero più alto tra tutti i leader.
Le interazioni con i post possono anche essere negative, espressioni di forte dissenso, ma in tutti i casi concorrono a potenziare la visibilità organica di quello specifico contenuto, amplificandone la cosiddetta viralità online, prontamente rilanciata da tutti gli altri media.
La base follower più cospicua è nettamente quella di Matteo Renzi, uno dei primi politici italiani a utilizzare Twitter in modo assiduo e professionale, dal gennaio 2009, integrando questa piattaforma stabilmente nella sua strategia di comunicazione. Ma anche in questo caso è Carlo Calenda a ottenere il maggior incremento nell’ultimo mese (+32mila follower), ossia l’8% in relazione alla sua fan base, seguito da Giorgia Meloni.
Allargando il focus dell’analisi a Facebook, l’altra piattaforma utilizzata dai leader, per intercettare ampie fasce di audience, differenziate su differenti classificazioni di target, sappiamo che gli investimenti in advertising sono fondamentali per amplificare la visibilità dei contenuti - un contenuto organico, ossia senza supporto di advertising su Facebook raggiunge appena il 3% della base follower. Dal 2019, al mese di luglio di quest’anno, secondi i dati di Facebook, la Lega è la forza politica che ha investito più risorse (circa 650mila euro). Seguono Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, con circa 309mila euro, e il Partito Democratico che ha speso in pubblicità circa 290mila euro.
Analisti: Gaetano Masi, Pietro La Torre. Fabiana Giannuzzi. Giornalista, content editor: Massimo Fellini