AGI - Un ragazzo con una bandiera arcobaleno ha raggiunto stasera a Cagliari il palco su cui Giorgia Meloni, leader del Fratelli d'Italia, era appena salita per cominciare il suo comizio elettorale in piazza del Carmine, introdotta poco prima dal sindaco e compagno di partito Paolo Truzzu.
Accanto al palco, i candidati FdI in Sardegna Gianni Lampis, assessore regionale all'Ambiente, Gianni Lampis, e il deputato uscente Salvatore Deidda.
"Me la vuoi lasciare, grazie?", ha detto Meloni al contestatore, che le stava spiegando le sue rivendicazioni in materia di diritti civili. "Tu vuoi delle cose. No, non devi scappare all'estero... Io voglio il diritto di pensarla in maniera diversa. È la democrazia. Ci rispettiamo pur non essendo d'accordo. Hai già le unioni civili, quindi puoi fare quello che vuoi. Gli facciamo un applauso? Rispetto il coraggio delle persone di difendere ciò in cui credono. Lo ringrazio per essere salito sul palco per rivendicare quello che ritiene giusto".
Durante il comizio, poco dopo, la presidente di FdI è stata contestata, all'angolo con via Sassari, da un gruppo pacifico di giovani al grido, ritmato da battimani: "Siamo tutti antifascisti!"
E dopo le contestazioni, quattro persone, fra le quali tre dell'ambiente degli anarchici, sono state accompagnate in questura. Il quarto è il giovane, 32 anni, che all'arrivo dell'esponente politica, si è staccato da un gruppo di giovanissimi per i diritti Lgbt+, già identificati dagli agenti sotto il palco, ed è salito con una bandiera arcobaleno, andando incontro a Meloni.
I quattro verranno denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e turbativa del comizio elettorale. Le indagini proseguono per individuare altre persone coinvolte.
(Articolo aggiornato alle ore 22:47)