AGI - "Leggeremo bene la decisione dell'Agocm che mi sembra molto bizantina. Non ho ancora capito se è un no, un nì o un sì. La studieremo bene e decideremo il da farsi". Queste le parole di Enrico Letta, intervistato da Radio Capital, sulle direttive dell'Autorità riguardo ai dibattiti televisivi e al duetto tra il leader dem e Giorgia Meloni.
Quello del confronto tra i leader "è un dibattito che non mi appassiona, io sono scettico sui confronti in tv che spesso si trasformano in risse che non aiutano l'elettore a capire". È chiara la posizione del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5.
Diverso il commento di Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai. "Con una seconda Delibera, oltre a quella che ha bloccato l'illegittimo confronto solitario Letta-Meloni, l'Agcom ha richiamato tutti i tg per il mancato rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei notiziari. In particolare il più danneggiato è il Terzo Polo di Calenda e Renzi, come si può vedere dai dati del monitoraggio 3-20 agosto. Ora i tg devono riequilibrare fin da subito: va garantito pari spazio a ogni singolo soggetto politico, che sia una coalizione o una lista. Significa che la coalizione di destra, che rappresenta un unico soggetto politico con tutti i partiti che la compongono, deve avere lo stesso spazio della lista Terzo Polo, e lo stesso vale per la coalizione di sinistra".
"Non sarà più consentito - prosegue Anzaldi - assistere ogni sera, ad esempio al Tg2, alla sfilata di sonori di Meloni, Salvini, Berlusconi, Lupi, Toti, Brugnaro, oppure alla sequenza di sonori Letta, Di Maio, Fratoianni, Bonelli, mentre al Terzo Polo non viene dato nessuno spazio oppure un unico sonoro. Se lo spazio dato al Terzo Polo è uno, come avviene ad esempio per i Cinque stelle che tutte le sere sono nei tg, così lo spazio per la destra e per la sinistra dovra' essere uno ciascuno".
Secondo Anzaldi "se va in voce Meloni, non può andare anche Salvini. Se c'è Letta, non puo' esserci anche Di Maio. Le coalizioni dovranno essere rappresentate da un unico esponente. Non sarà più consentito vedere assegnato alla destra il 45% degli spazi, mentre al Terzo Polo solo il 5%".
In sintesi: "Visto che i soggetti politici principali di questa campagna elettorale sono 4 (Destra, Sinistra, Terzo polo, M5s), gli spazi devono essere divisi in 4, gli spazi di parola dovranno essere paritari e quindi per ciascun soggetto politico parlera' un unico esponente. Ora l'Agcom ha il dovere di vigilare per il rispetto fin da subito del richiamo appena deliberato, per non perdere altro prezioso tempo di questa campagna elettorale".