AGI - All’inizio sono stati deputati e senatori 5 Stelle. Ora, invece, gli esclusi sono parecchi e trasversali. La riduzione dei parlamentari (nella prossima legislatura saranno 400 alla Camera e 200 al Senato) ha costretto quasi tutti i partiti ad escludere candidati che un tempo avrebbero avuto la rielezione sicura.
Soltanto Fratelli d’Italia, che alle scorse Politiche conquistò poco più del 4% dei voti, non ha avuto problemi nel chiudere le liste. Le prime fibrillazioni ci sono state nel ‘pentamondo’.
La decisione di Beppe Grillo di escludere la deroga al tetto dei due mandati ha condannato all’esclusione un intero gruppo dirigente: sono rimasti fuori Roberto Fico, Paola Taverna, Alfonso Bonafede, Vito Crimi, Danilo Toninelli, Stefano Buffagni, Fabiana Dadone, Riccardo Fraccaro, Virginia Raggi e tanti altri.
Si è ‘salvata’, invece, la ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Saranno in campo, con il loro nuovo partito, ‘Impegno civico’, Luigi Di Maio e Laura Castelli. La viceministra dell’Economia ha rifiutato il collegio uninominale di Novara per la Camera, considerato ‘impossibile’ da conquistare per il centrosinistra, e dunque cercherà di rientrare con il proporzionale, dove Ic deve superare lo sbarramento del 3%.
Non sarà facile. Escluso - dal Terzo polo - l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti che ha lamentato “la scelta conservativa e poco coraggiosa” di Azione e Italia viva di “salvare l’attuale dirigenza senza aprirsi a rappresentanti dei territori e di persone che potessero far crescere questo nuovo soggetto”.
Fuori anche l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini: sembrava si presentasse nella sua città ma Azione lo ha bloccato, preferendogli un altro candidato. Ha rinunciato alla candidatura, sempre al Centro, Gaetano Quagliariello. Scintille in Forza Italia.
È rimasta senza un posto la ex governatrice del Lazio Renata Polverini, che ha rifiutato “la proposta di una candidatura al Senato che sarebbe stata di pura testimonianza”. Stessa sorte per il deputato Simone Baldelli, stakanovista dei lavori parlamentari, e per Andrea Ruggieri, che non nasconde l’amarezza: “Mi sono stati preferiti esordienti anonimi e senza titolo”.
Mentre sarà in campo, ma in posizione a rischio, Sestino Giacomoni. Come la deputata Annagrazia Calabria, capolista a Roma per il Senato. Niente candidatura, dopo quattro legislature, per Francesco Giro. Sorprese anche nel Pd.
Non saranno in campo gli ex ministri Luca Lotti e Valeria Fedeli. Sono stati recuperati all’ultimo, invece, Stefano Ceccanti, nel collegio di Pisa, Tommaso Nannicini, Monica Cirinnà e Alessia Morani. Queste ultime due in un primo momento avevano rifiutato il posto in lista