AGI - Apertura della Lega all'ipotesi di una candidatura di Forza Italia alla presidenza della Regione siciliana.
"Con il tavolo dei giorni scorsi, in Sicilia la coalizione è finalmente tornata a parlare in maniera serena, tranquilla e responsabile", premette, con soddisfazione, il segretario regionale leghista, Nino Minardo.
"La volontà di stare insieme è emersa da quel tavolo, durante il quale sono state fatte alcune proposte di candidature da parte dei partiti. Anche per iniziativa della Lega sono caduti quei veti tra persone e cose che avevano bloccato tutto e si è ristabilito un ordine e una volontà di stare insieme", tiene a sottolineare, in un colloquio con AGI.
"In questo contesto, la Lega ha proposto il mio nome e ne sono onorato", aggiunge Minardo. Ma il percorso del segretario regionale, allo stato - stando a quanto si apprende da qualificate fonti del partito -, dovrebbe proseguire a Roma, con una nuova candidatura in Parlamento il 25 settembre.
"Rispetto alle 12-13 candidature sul tavolo, noi vogliamo fare un passo avanti", annuncia quindi Minardo. "Vogliamo che si faccia presto, e, per favorire questo percorso, facciamo un passo avanti: vogliamo favorire una sintesi tra noi e Forza Italia del presidente Silvio Berlusconi, richiamando sul territorio la sintonia consolidata a livello nazionale tra lo stesso Berlusconi e il nostro leader Matteo Salvini".
"L'auspicio - conclude il leghista - è che, dopo questo gesto di responsabilità da parte nostra, il resto della coalizione faccia lo stesso nel giro di poche ore per cominciare a parlare dei temi veri che interessano ai siciliani per il governo dei prossimi anni".
Tra i nomi dei possibili candidati azzurri è stato avanzato nei giorni scorsi quello della deputata Stefania Prestigiacomo.
"Non rilascio dichiarazioni in questo momento, non sarebbe serio da parte mia. Se ci sarà una ufficializzazione, con piacere. Al momento non c'è", taglia corto la diretta interessata al telefono.
In ambienti leghisti, per la verità, si ricorda quando, nel gennaio del 2019, Prestigiacomo salì, insieme a Nicola Fratoianni e Riccardo Magi, sulla Seawatch 3.
Allora Salvini era il ministro dell'Interno che bloccava lo sbarco delle navi delle Ong nei porti siciliani. E il coordinatore di FI Antonio Tajani parlò di "iniziativa personale" per definire il gesto dell'ex ministra azzurra.
E ora tra gli ex lumbard si nega che il nome di Prestigiacomo possa rappresentare la giusta "sintesi" tra la volonta' di FI e quella del segretario leghista.
Una eventuale mancata ricandidatura di Nello Musumeci, vicino a FdI, poi potrebbe portare a uno sconvolgimento della mappatura di divisione delle Regioni che andranno al voto a breve tra i tre principali partiti di centrodestra.
Alcuni ricostruzioni di stampa hanno riferito dell'accordo per un tourbillon interno al centrodestra, con la Sicilia che andrebbe alla Lega, la Lombardia a FI e il Lazio a FdI.
L'indiscrezione però è stata seccamente smentita da Ignazio La Russa, principale 'sherpa' della trattativa siciliana per Giorgia Meloni.
"La notizia è inventata di sana pianta, destituita di ogni fondamento. Non solo per l'esito, ma anche perché non c'è mai stato un discorso volto ad allargare il confronto ad altre Regioni. Abbiamo discusso finora solo della Sicilia", dice La Russa. "Delle altre Regioni non abbiamo mai parlato e sono certo che nel futuro di Francesco Lollobrigida non ci sia la presidenza della Regione Lazio", aggiunge, contattato dall'AGI.
"Si tratta di un tentativo di immiserire tutto in uno scambio. Non ci sono scambi, cerchiamo il miglior candidato", assicura.