AGI - Dovrebbe tenersi mercoledì l'incontro tra Calenda e Renzi per cercare l'accordo sulla costituzione del Terzo Polo.
Fonti parlamentari informate sul dossier sottolineano che, qualora si riesca a raggiungere l'intesa, la divisione dei collegi verrebbe fatta in parti uguali.
Ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere. Il leader di Azione prende tempo ma si dice possibilista su ulteriori passi avanti. "Senza Terzo polo non si esce dalla crisi", ha messo a verbale.
"Il Terzo polo sarebbe una opportunità straordinaria", ha sottolineato Renzi nei giorni scorsi, non ponendo problemi - già durante gli altri faccia a faccia - sul tema della leadership.
Oggi il ministro del Mezzogiorno. Carfagna, si è tirata fuori dalla contesa ma non si esclude del tutto l'ipotesi di una figura femminile come punto di convergenza, anche se al momento il 'frontman' della lista, qualora si arrivasse ad un accordo, dovrebbe essere il leader di Azione.
"Calenda ha fatto una scelta di coraggio", le parole del responsabile degli Affari regionali Gelmini.
Sul tavolo poi c'è la questione della raccolta firme: a sostegno della tesi dell'esenzione oggi si è schierato il professor Cassese.
L'ex premier Renzi preme: vorrebbe chiudere la partita entro 48 ore. Mercoledì arriverà la convocazione ai vertici di Italia viva dell'incontro sulla definizione del simbolo.
La strada alternativa per il leader di Iv è quella di un patto solo con Pizzarotti e Portas ma tra Iv e Azione si stanno intensificando i contatti per cercare di definire il quadro.
Anche delle candidature con la spinta di entrambi a schierare figure femminili nelle liste. Intanto il Pd attacca il leader di Azione ("Renzi e Calenda non possono stare con altri, con loro ci sara' una competizione aspra", ribadisce il segretario dem Letta) e lavora alle liste.
Il 14 ci dovrebbe essere la direzione per l'ok ai collegi. A lanciare un affondo contro il leader di Azione anche Conte.
"È umorale", il 'refrain'. "La mia è coerenza", gli risponde il diretto interessato. Nel Movimento 5 stelle oggi si registra lo sfogo di Di Battista contro Grillo e Fico.
"Basta personalismi. Andiamo oltre le diatribe interne", spiega un big M5s che assicura che il garante pentastellato si impegnerà in campagna elettorale al fianco dell'ex premier Conte.