AGI - Il centrodestra potrebbe ottenere il 61% dei colleghi uninominali alla Camera e il 64% al Senato. È quanto emerge da uno studio dell'Istituto Cattaneo che ha analizzato le medie di tutti i sondaggi pubblicati nell'ultimo mese alla luce della composizione delle varie alleanze che, oltre al M5s, potrebbero veder correre Italia Viva e Azione insieme dopo il dietrofront di Calenda alla corsa nell'ambito del centrosinistra.
Tuttavia, l'istituto Cattaneo esclude che il centrodestra unito possa ottenere i due terzi dei seggi parlamentari, utili per poter approvare in autonomia riforme della Costituzione senza passare dal voto popolare. Stando ai dati, secondo l'istituto il centrodestra dovrebbe ottenere il 46% dei consensi, il M5s circa l'11%, Italia Viva e Azione si attesterebbero al 6% mentre il centrosinistra si attesterebbe al 30%.
Secondo lo studio, così potrebbero essere suddivisi i seggi alla Camera sommando le quote uninominali, proporzionali e estere: cdx 245, csx 107, M5s 27, Iv-Az 16, Svp 3, altri 2. Quanto al Senato: cdx 127, csx 51, M5s 12, Iv-Az 7, Svp 2, altri 1.
"La nostra base empirica di riferimento - fa sapere l'Istituto Cattaneo - è sempre costituita da un lato dalla media dei sondaggi pubblicati nell'ultimo mese (da cui assumiamo i risultati complessivi), e dall'altro dai risultati delle Europee (che costituiscono il migliore indicatore disponibile riguardo alla distribuzione territoriale del voto)".
Secondo lo studio, appaiono ben pochi i collegi uninominali dati per certi vincenti al centrosinistra, distribuiti tra Emilia e Toscana, cioe' una parte delle cosiddette 'zone rosse' e nelle grandi citta' come Milano, Torino, Genova, Roma e Napoli. Molte altre zone, storiche roccaforti dem, appaiono oggi contendibili.
Secondo l'Istituto Cattaneo, dopo la scelta di Calenda, il centrodestra conquisterebbe 19 collegi uninominali in più alla Camera e 9 seggi in piu' al Senato. Secondo la legge elettorale in vigore, dopo la riduzione del numero complessivo dei parlamentari, 245 seggi per la Camera dei deputati (122 per il Senato) sono assegnati in collegi plurinominali su base proporzionale, 147 sono assegnati in collegi uninominali (74 per il Senato) con metodo maggioritario (in ciascun collegio vince il seggio il/la candidato/a prende piu' voti), 8 su base proporzionale (4 per il Senato) nella circoscrizione degli italiani residenti all'estero.
I seggi del Senato, anche quelli della quota proporzionale, si assegnano tuttavia, separatamente, regione per regione. Quelli per gli italiani all'estero si assegnano, separatamente, in collegi in cui sono in palio da 1 a 3 seggi.