AGI - Beppe Grillo ieri ha sentito, secondo quanto si apprende, più volte il presidente M5s Giuseppe Conte. Ma anche altri 'big' pentastellati. Il garante nelle sue interlocuzioni, apprende l'AGI, avrebbe appoggiato la scelta del Movimento 5 stelle di non partecipare al voto sulla risoluzione presentata dal senatore Casini.
Draghi alla fine ha scelto di farci del male, avrebbe sostenuto il fondatore del Movimento 5 stelle. Ancora ieri Conte, spiegano altre fonti, avrebbe aspettato dal presidente del Consiglio Draghi, con il quale non ha avuto alcun contatto, delle aperture nella replica a palazzo Madama.
Ad un certo punto della giornata effettivamente M5s aveva aperto la porta, "ma poi - osserva un esponente pentastellato di primo piano - abbiamo capito che ci veniva chiusa in faccia".
Conte ha presieduto una assemblea dei deputati ma nel pomeriggio potrebbe essere una riunione congiunta. Ora una buona parte dei pentastellati punta a recuperare il rapporto con il segretario dem Letta. "Senza di noi perderebbe almeno 35 seggi...", argomenta una fonte M5s. Ma nel Movimento 5 stelle si continua a puntare il dito proprio contro l'ex alleato del fronte rosso-giallo. "Non ci ha difeso per un anno e mezzo. Siamo stati costretti a comportarci in questo modo...", il refrain, "avevamo avanzato proposte nell'interesse del Paese e non solo del Movimento 5 stelle".